sabato 31 ottobre 2015

Il giorno della consegna

Decido di lavorare solo al mattino e quando arrivo in ufficio sono particolarmente su di giri e lavoro distrattamente, alle 12.30 in punto partiamo. La giornata è ventosa ma non troppo fredda in cielo non c'è neanche una nuvola e durante il viaggio d'andata io e Vivi parliamo poco ci immaginiamo il momento in cui abbracceremo la nostra cagnolina e fantastichiamo sul futuro. Quando arriviamo nei pressi di Torino ci soffermiamo a guardare le montagne parzialmente innevate all'orizzonte e pensiamo alla prima vacanza che a fine dicembre faremo con Lola in Trentino dove pochi giorni prima abbiamo prenotato.
Ancora dobbiamo farla nostra e già pensiamo a come ricompensarla portandola in vacanza.
Irene ci accoglie dentro casa e ci spiega le prime cose che riguardano alimentazione, cure mediche, richiami dei vaccini, documenti. Paghiamo e ci viene consegnato un corposo kit di accompagnamento. In attesa di vedere il cucciolo abbiamo tra le mani un sacchetto blu con all'interno una prima dotazione di pappa. Le crocchette che ci vengono raccomandate sono della marca Forza10 la linea specifica è Puppy Condro Active, ci viene raccomandato di non cambiare linea per nessun motivo. In occasione di questa spiegazione ci viene ribadito il discorso delle anche nonostante un amante dei Labrador sappia bene che rappresenti il loro punto debole. Non si è certi del fatto che nonostante Lola abbia dei genitori sanissimi possa comunque essere interessata dalla displasia all'anca. Riceviamo qualche snack, ossi di bufalo e altri stick dedicati alla masticazione, una ciotola in ferro, il libretto sanitario del cane, i codici a barre per il microchip che è stato correttamente applicato, un guinzaglio color lilla che andrebbe bene per uno Yorkshire, il vello che conserva gli odori che Lola conosce, pare che riduca il trauma del distacco tra mamma e fratelli, completa il kit un peluche a forma di panda. Usciamo nel cortile e uno splendido cucciolo passeggia goffamente guardandosi intorno, si muove goffamente avanti e indietro verso il recinto dove ci sono gli altri cani e ci vuole giocare. Vivi si commuove, fa un video con il cellulare mentre io rimango ad osservare il nostro cane che ci guarda con sospetto. Ora potrà sembrare che sia pura fantasia leggere negli occhi di un cane quale sia il suo pensiero e il suo stato d'animo, probabilmente è proprio così ma io quella espressione non me la dimenticherò mai e sono certo di non essermi sbagliato. Mentre Lola ci guarda distaccata abbiamo probabilmente l'espressione di due ebeti che non hanno mai visto un cane in vita loro perché nel suo sguardo io vedo solo una cosa che la creatura si sta chiedendo: "chi cavolo sono questi due e cosa vogliono da me?". Nonostante non manchino i nostri complimenti Lola sembra altamente fregarsene di noi e da questa cosa capisco subito che probabilmente sarà un cane indipendente.


Come si è presentata Lola ai nostri occhi il 31.10.2015

Fatto l'ultimo ripasso con l'allevatrice circa il comportamento da tenere soprattutto in questo primo viaggio e successivamente i primissimi giorni in cui saremo a casa carichiamo il kennel in macchina salutiamo Irene che prende in braccio Lola e la bacia sulla bocca. Mi siedo alla guida, Vivi si accomoda di fianco a me con il cucciolo in braccio. Partiamo! Già dopo le prime curve Lola si agita, cerca di divincolarsi e respira nervosamente. Dopo qualche chilometro la situazione sembra migliorare grazie alle carezze di Vivi. Siamo andati a Gassino con la Jeep che ha il cambio automatico quindi ho una mano libera per carezzarla anche io. Quando siamo in autostrada, forse per la marcia sempre dritta Lola si calma e si addormenta. Non è un sonno profondo il suo, non si fida a lasciarsi andare, fuori è buio, incrociamo le luci di altre auto, dobbiamo aprire i finestrini per pagare il pedaggio e si sveglia, quando prendo una buca ci guarda con sospetto e ricomincia a respirare con affanno. Poi a pochi metri da casa decido di fermarmi al minimarket per prendere un paio di birre per brindare al suo arrivo, mio fratello e la sua compagna ci aspettano sotto casa per conoscerla ne prendo due anche per loro. Quando risalgo in auto Vivi mi dice che Lola ha scodinzolato appena sono tornato a bordo. Arriviamo a casa, finalmente la mettiamo a terra in cortile, abbiamo temuto che potesse fare la pipì in macchina e invece la prima soddisfazione è stata vederla liberarsi proprio dove deve farlo, all'esterno. La riempiamo di carezze e ci complimentiamo con lei, la prendo in braccio per fare le scale, siamo pronti a farle conoscere la sua nuova casa. 

venerdì 16 ottobre 2015

Dolcetto o scherzetto?

Dopo l'ultimo contatto telefonico con Irene abbiamo la data in cui potremo andare a prendere Lola! I cuccioli stanno bene, hanno superato l'ultima visita e a partire dal prossimo fine settimana potremo tornare a Gassino Torinese per la consegna. Siamo emozionati e vorremmo andare domenica ma guardando il calendario decidiamo di posticipare al fine settimana successivo. Vivi dovrà sottoporsi a un piccolo intervento previsto per il lunedì 2 novembre e sarà utile sfruttare la degenza per far ambientare la cucciola senza lasciarla da subito troppe ore da sola. La notte di Halloween sarà la prima di Lola con la sua nuova famiglia.

giovedì 15 ottobre 2015

Lola ha due mesi

Stasera abbiamo chiamato l'allevamento, Lola oggi ha compiuto due mesi e per come ricordiamo le tempistiche sarebbe consegnabile avendo terminato svezzamento e le vaccinazioni. Purtroppo Irene non ci ha comunicato una data certa, ci è stato detto che indicativamente dovranno passare ancora un paio di settimane e quando abbiamo appeso il telefono eravamo un po' tristi perché i giorni che ci separano da lei sembrano non passare più.

domenica 11 ottobre 2015

Il kennel per cani

Con il termine kennel veniva fino a qualche anno fa genericamente definito il trasportino utilizzato per far viaggiare in aereo i nostri amici a quattro zampe. Negli ultimi anni questo aggeggio si è evoluto ed oggi viene utilizzato per offrire al cane uno spazio delimitato dove sentirsi sicuro. E' ovvio che il primo pensiero guardando questa specie di gabbia è che il cane sia punito e sacrificato, in realtà come suggerisce bene questo scritto trovato in rete il kennel non serve a tenere il cane chiuso dentro ma il resto del mondo chiuso fuori. Irene ci ha convinto a seguire questa abitudine almeno per il primo anno, si impegnerà tra l'altro a fornirci lei un recinto che se vorremo, un domani, potremo riscattare oppure restituirle. In questi giorni stiamo pensando, non avendo capito bene che tipo di dimensioni potrà avere il kennel, a dove collocarlo. Abbiamo prima spostato i divani, poi il tavolo della sala, per qualche ora abbiamo pensato di piazzarlo in cucina ma tutte le ipotesi sono state gradualmente bocciate. Viviamo in una specie di open space quindi il cane non avrebbe una vera stanza tutta propria, ogni spazio potrebbe quindi andare bene ma arrivati a fare alcune prove pratiche non riusciamo a trovare una collocazione adatta. Dove abbiamo posizionato i divani per esempio, precisamente sotto di essi,  corrono i cavi della televisione, luce, telefono, decoder, parabola, praticamente una matassa elettrica a disposizione del cucciolo. Se per assurdo togliamo il pericolo di rosicchiamento che è un'utopia perché la tentazione di fare a pezzi questi cavi sarà incontenibile, ci troveremmo costretti a guardare la televisione in una posizione talmente scomoda da aver bisogno in fretta di un buon fisioterapista. Lo spazio che di solito utilizziamo per i pranzi con ospiti sarebbe perfetto ma è troppo vicino a due caloriferi e il recinto sarebbe sovrastato da un lampadario che pesa quasi quaranta chili. Non succede, ma se dovesse accadere meglio evitare che staccandosi dal soffitto crolli addosso alla piccola schiacciandola durante il sonno. La cucina potrebbe essere lo spazio ideale ma equivarrebbe a privare il cane della nostra vista quando siamo rilassati sui divani, in questo caso lei ci vedrebbe solo mentre mangiamo, sembra un po' troppo crudele collocarla in questa parte della casa. Dopo qualche riflessione individuiamo lo spazio adatto ai piedi della scala a chiocciola che porta alle camere superiori. Se da una parte è vero che potremo accedere alla cabina armadio solo passando dal bagno perché il posizionamento del kennel ostruisce una doppia porta, dall'altra si rivela l'unica posizione idonea per poter permettere alla cucciolo di osservarci quando è nella sua tana e a noi di sorvegliarla quando saremo stravaccati sui divani. Dall'alto poi riusciremmo ad avere la situazione sotto controllo nel caso in cui si renda necessario darle un'occhiata anche di notte.

lunedì 5 ottobre 2015

Un cane indipendente

"Cosa vi aspettate dal cane che desiderate? Vi piacerebbe un peluche da coccolare oppure cercate un cane da lavoro?" Nel nostro incontro con l'allevatrice questa domanda che ci è stata posta tra le tante ha suscitato una risposta istintiva da parte di Viviana: "vorremmo un cane indipendente". Questa sua esternazione mi ha un po' spiazzato. Irene ci ha spiegato quanto il Labrador rispetto ad altre razze sia un tipo di cane che desidera stare costantemente con il padrone addormentandosi appena può vicino a lui, se possibile sdraiandosi ai suoi piedi. Ci è stato detto esplicitamente che se pensiamo che un Labrador se ne stia per conto proprio interi pomeriggi in giardino a guardare il vuoto forse è meglio se cambiamo razza. L'allevatrice ci ha però tranquillizzato molto rispetto alla nostra preoccupazione circa la solitudine che il cucciolo dovrà affrontare. Al mattino la creatura dovrà stare tre ore da sola e al pomeriggio almeno quattro. Può essere questa una condizione di disagio insormontabile? Forse Viviana intendeva affrontare questo aspetto quando parlava di indipendenza? Sono confuso, un cane non è un gatto che può essere anche autosufficiente. Che vita potremo offrire al nostro amico? Un cane se abituato fin da piccolo alle abitudini del proprietario si adegua di conseguenza e sviluppa una sua autonomia. L'animale non è in grado di capire se, quando il padrone è uscito senza portarlo al suo fianco, l'assenza dura cinque minuti oppure quattro ore, il cane in questi casi si rassegna e dorme. Sarà veramente come ci ha detto? Le domande ci riempiono di pensieri ed in parte cerchiamo di rispondere leggendo un libricino che Irene ha scritto (Il manuale del cucciolo). Ci è stata regalata una copia e noi in tre giorni l'abbiamo letto almeno quattro volte a testa. Ci sono scritti tanti consigli utili e prevede alla fine dei capitoli uno spazio per note e appunti. Mi segno la parola "cane indipendente" non ho capito bene cosa significhi ma so che ogni sera quando mi addormento sogno che il cucciolo sia già con noi.