Storie di una Labrador Chocolate e del suo adorabile bisogno di devastarti il cuore, e non solo quello.
domenica 11 ottobre 2015
Il kennel per cani
Con il termine kennel veniva fino a qualche anno fa genericamente definito il trasportino utilizzato per far viaggiare in aereo i nostri amici a quattro zampe. Negli ultimi anni questo aggeggio si è evoluto ed oggi viene utilizzato per offrire al cane uno spazio delimitato dove sentirsi sicuro. E' ovvio che il primo pensiero guardando questa specie di gabbia è che il cane sia punito e sacrificato, in realtà come suggerisce bene questo scritto trovato in rete il kennel non serve a tenere il cane chiuso dentro ma il resto del mondo chiuso fuori. Irene ci ha convinto a seguire questa abitudine almeno per il primo anno, si impegnerà tra l'altro a fornirci lei un recinto che se vorremo, un domani, potremo riscattare oppure restituirle. In questi giorni stiamo pensando, non avendo capito bene che tipo di dimensioni potrà avere il kennel, a dove collocarlo. Abbiamo prima spostato i divani, poi il tavolo della sala, per qualche ora abbiamo pensato di piazzarlo in cucina ma tutte le ipotesi sono state gradualmente bocciate. Viviamo in una specie di open space quindi il cane non avrebbe una vera stanza tutta propria, ogni spazio potrebbe quindi andare bene ma arrivati a fare alcune prove pratiche non riusciamo a trovare una collocazione adatta. Dove abbiamo posizionato i divani per esempio, precisamente sotto di essi, corrono i cavi della televisione, luce, telefono, decoder, parabola, praticamente una matassa elettrica a disposizione del cucciolo. Se per assurdo togliamo il pericolo di rosicchiamento che è un'utopia perché la tentazione di fare a pezzi questi cavi sarà incontenibile, ci troveremmo costretti a guardare la televisione in una posizione talmente scomoda da aver bisogno in fretta di un buon fisioterapista. Lo spazio che di solito utilizziamo per i pranzi con ospiti sarebbe perfetto ma è troppo vicino a due caloriferi e il recinto sarebbe sovrastato da un lampadario che pesa quasi quaranta chili. Non succede, ma se dovesse accadere meglio evitare che staccandosi dal soffitto crolli addosso alla piccola schiacciandola durante il sonno. La cucina potrebbe essere lo spazio ideale ma equivarrebbe a privare il cane della nostra vista quando siamo rilassati sui divani, in questo caso lei ci vedrebbe solo mentre mangiamo, sembra un po' troppo crudele collocarla in questa parte della casa. Dopo qualche riflessione individuiamo lo spazio adatto ai piedi della scala a chiocciola che porta alle camere superiori. Se da una parte è vero che potremo accedere alla cabina armadio solo passando dal bagno perché il posizionamento del kennel ostruisce una doppia porta, dall'altra si rivela l'unica posizione idonea per poter permettere alla cucciolo di osservarci quando è nella sua tana e a noi di sorvegliarla quando saremo stravaccati sui divani. Dall'alto poi riusciremmo ad avere la situazione sotto controllo nel caso in cui si renda necessario darle un'occhiata anche di notte.
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