mercoledì 3 gennaio 2018

RIP George

Caro George,

quando sei arrivato quattordici anni e mezzo fa stavo lavorando nello stesso posto dove lavoro oggi, era un sabato di novembre.
Fin dal mattino mentre mi impegnavo per ascoltare e soddisfare le esigenze dei clienti fantasticavo immaginando l'attimo in cui ti avrei stretto tra le mie braccia. Sai caro amico che non saresti dovuto essere un maschietto? Mi ero raccomandato che tu fossi una femminuccia invece mia mamma mi disse che non furono loro a sceglierti. Come spesso capita e si racconta agli altri quando chiedono come è stato il primo incontro con il cucciolo, sei stato tu a scegliere noi. Così mentre scoprivi il manto erboso delle aiuole che ornano il piazzale della concessionaria, il nostro primo incontro non fu così gioioso come mi ero immaginato. Ero spiazzato e anche un po' deluso, l'esperienza decennale con il nostro Rottweiler Bruce era stata intensa e faticosa, temevo che occuparci di te sarebbe stato altrettanto provante e impegnativo. Ah... come mi sbagliavo caro amico mio. Siamo entrati in empatia molto lentamente, io così smanioso di giocare con te e darti attenzione tu così intento ad innamorarti della mia mamma che sarebbe diventata presto e per sempre anche la Tua. Con te caro George ho imparato a conoscere da vicino la razza Labrador e oggi mi sento triste se ripenso che ogni tanto ti ho dato dello scemetto. Sì perchè la mia vita con un amico a quattro zampe fino ad allora era fondata sul grande istinto di difesa e protezione che Bruce aveva diffuso attorno a noi, non concepivo il concetto di dolcezza e amore che ti puo' trasmettere un cane, seppure Bruce, con tutti i suoi limiti fosse un cane che sapeva amare. Tu invece eri un pacioccone che l'amore lo doveva trasmettere ogni giorno e sei stato in grado di farmi sentire parte del tuo mondo. All'inizio non capivo che dietro alla tua ingenuità c'era un cuore enorme tutto per il tuo padrone e la sua famiglia. Oggi è il primo giorno in cui non ci sei più, ripenso alle nostre passeggiate, ai momenti belli trascorsi insieme. Un’ amica mi ha detto che grazie ai pensieri dolci si medica una perdita così importante, ho letto da qualche parte che il tuo cane non ti lascia mai veramente, si addormenta nel tuo cuore per sempre. George, ti ricordi quando quattro anni fa ti ho portato al mattino prestissimo a farti togliere quel male che avevi all'addome? Quando l'anestesia iniziava a fare effetto ti parlavo nell'orecchio e ti ricordi cosa ti dicevo? Io sono qui con te, non temere, il mio cuore è qui che batte accanto al tuo. Ora che il tuo cuoricino stanco ha smesso di pulsare io ti ho riservato un posto speciale, soffice e caldo proprio qui al centro del mio petto ed è lì che tutte le volte che sentirò la tua mancanza ti verrò a cercare. Ora riposati e fai sogni d'oro indimenticabile amico mio.   

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