Storie di una Labrador Chocolate e del suo adorabile bisogno di devastarti il cuore, e non solo quello.
sabato 22 dicembre 2018
Addio 2018
Con questo post chiudo il 2018, un altro anno in compagnia della mia amata Lola. E' stato un anno terribile, prima si è portato via George e poi la mia mamma. Sono stati mesi lunghissimi, giorni infiniti, ore che sembravano durare anni. E' stato un anno di grandi e profonde meditazioni, passeggiate solitarie, pensieri rivolti al passato, domande senza risposte su cosa ci potrebbe riservare il futuro e la certezza del presente con il suo contenuto colmo di devastazione. Distruzione soprattutto interiore con i ricordi che fanno bene ma portano un carico di aghi di luce che fa molto male sentirselo rovesciare addosso. Spilli che entrano sotto pelle e si prova tanto dolore anche solo a sfiorarli perché sono talmente vivi e illuminati che riesci a vederli anche attraverso i tessuti. E ci prendi quasi gusto a farti del male che quasi li vai a cercare di proposito. Poi ci sono quelli che non vedi, quei pezzettini di ferro conficcati sotto la pianta di un piede o al centro della schiena e non solo diventa impossibile sfilarli ma non riesci a capire nemmeno quanto si sono conficcati nella pelle e se è più facile spingerli dentro che estrarli oppure semplicemente conviverci sopportando il loro modo affilato di pungere. Come una bomba che è esplosa a una distanza tale che tra me e l'ordigno non c'è stato nessun tronco secolare a trattenere le schegge, nessun muro ad assorbire il metallo, nessuna gomma rigida a farlo rimbalzare lontano da me, l'unico bersaglio ero io. Così ogni giorno hai bevuto la Ceres per vedere se quegli spilli riuscivi ad arrugginirli e più bevevi più speravi inutilmente di renderli spezzabili pur sapendo che non se ne sarebbero andati ma sarebbero diventati ancora più piccoli e frammentati pronti ad occupare altri pezzi di te, cellule, organi, persino le unghie. Poi c'è stato il libro, "Con la scusa dei mondiali" mi ha distratto, mi ha fatto compagnia, mi ha fatto piangere mentre lo scrivevo e rileggevo e mi ha reso felice quando una volta terminato è arrivato nelle case di chi lo ha acquistato ed è piaciuto -molto- praticamente a tutti. Eppure non è bastato per essere felici, sereni, spensierati, pronti a vivere la vita che verrà con gioia perché cerco sempre di complicarmi l'esistenza anche se di per sé è già incasinata da sola. Fa rima con Lola, magnifica amica mia.
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