Oggi non riuscivo proprio a dormire. Quando ero piccolo mi capitava di svegliarmi la notte tra il 26 e il 27 di novembre, guardavo la mensola alle mie spalle e controllavo l'orario per sapere quanto mancava al momento in cui tutta la mia famiglia mi avrebbe fatto gli auguri per il mio compleanno, avrei aperto i regali e tutte le attenzioni sarebbero state per me cominciando dal pranzo speciale che mi preparava la mia mamma: vol au vent guarniti con pisellini freschi e pancetta come antipasto, pasta gratinata, carne alla pizzaiola con patatine fritte e lo strudel di mele come dessert. Crescendo ho iniziato a sentire sempre meno l'emozione per questa ricorrenza e come se fosse scattato un incantesimo a partire dal compleanno numero 40 ho iniziato a mal sopportare questo giorno. Questo è il primo compleanno senza i miei genitori e la loro assenza rende il gusto di questa giornata ancora più amaro. Alle quattro del mattino ho iniziato ad avere i soliti incubi che mi accompagnano da un paio di mesi ogni notte e ho tentato di riprendere sonno senza successo. Stanco di rotolarmi nel letto ho deciso di alzarmi alle 4.50 e un regalo ce lo avevo, la mia adorata Lola mi aspettava ai piedi della scala festante e sorpresa dal fatto che fossi in piedi così presto. Abbiamo attraversato tutto il centro di Monza, buio pesto, freddo, una pioggerellina insistente e solo qualche netturbino che iniziava il turno di lavoro. E' stato malinconico ma anche bello.
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