sabato 29 febbraio 2020

Il vocione di Lola (bu-bu-buuuu)

Un Labrador abbaia poco, molti amanti di questa razza dichiarano apertamente di aver sentito abbaiare il loro cane raramente, una o due volte al mese. Ho sentito dire a una persona di aver sentito abbaiare il suo labrador una o due volte in tutta la sua esistenza. Ho sentito altre persone affermare che nello scegliere la razza hanno optato per il Labrador mettendo al primo posto questa caratteristica. Non è sempre così, i fattori che possono influenzare questo aspetto sono molti. Per esempio nel periodo in cui facevo addestramento in acqua (ormai parlo al passato perché non sto più andando a scuola da almeno un anno e mezzo) c'erano alcuni amici quadrupedi talmente eccitati, mentre il loro padrone si prestava a fare il figurante finto annegato o mentre -per lasciare spazio a cani giovani in pieno apprendimento- erano "costretti" ad osservare, che la loro voglia di lavorare e collaborare si manifestava in lunghe e ripetute urla fino a quando non venivano chiamati in causa dall'istruttore o dal padrone. Lola ha una voce profonda, ad ascoltarla abbaiare al buio non si direbbe che è un cane che pesa poco più di trenta chili, potrebbe essere tranquillamente scambiato per un San Bernardo o un Bovaro del Bernese. Di solito il mio cane abbaia ai gatti ma si limita a un solo segnale, una specie di mormorio appena accennato. C'è una circostanza in cui abbaia sempre e ripetutamente a colpi di tre abbai in sequenza (bu-bu-buuuu) con l'ultimo di questi un po' prolungato tipo ululato e succede quando vede da lontano un Setter Gordon che vive nella nostra via. Quando Lola era molto piccola incontrammo per la prima volta questo esemplare maschio una mattina, era domenica. La curiosità del cucciolo spinse il mio cane ad andare incontro al Setter che la fece avvicinare salvo poi iniziare ad abbaiare in quel modo, tre abbai con l'ultimo prolungato tipo lupo ululante sotto la luna piena. Da allora, anche se incontriamo questo Setter raramente, per Lola il rito è sempre lo stesso come a voler esprimere un saluto personalizzato del quale riconosciamo tutte le buone intenzioni ma che ci ha impedito di socializzare con questo amico a tal punto che non sappiamo neanche come si chiama.

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