La Vigilia di Natale con Te

La famiglia di mia moglie è di origine napoletana e la Vigilia di Natale è sacra. Non solo la cena a base di pesce, si comincia a festtegiare già a pranzo con la classiche zeppole, una frittura non proprio leggera che spesso ho evitato non perchè non mi sia gradita piuttosto perchè non sento il rito. Nella mia famiglia originaria la Vigilia è sempre stato un momento per raggiungere Pisa e consentire ai miei di ricongiungersi con i loro genitori. I nonni non preparavano mai un vero e proprio menù, al massimo dopo una cena normalissima si mangiava qualche dolce tradizionale tipo la torta coi bischeri e si aspettava la mezzanotte (anche se poi alle 10 eravamo già tutti pronti) per aprire i regali. Da qualche anno il pranzo della vigilia lo festeggio in solitaria con Lola. Oggi: spaghetti aglio, olio e peperoncino.

Su, dal Cooper

Ed ecco a voi nella foto qui sotto il mitico Cooper detto anche Cuperino, vive in Olgiasca in una delle ultimne case prima che il promontorio diventi bosco. Per raggiungerlo la passeggiata è carina, non troppo lunga, tantomeno impegnativa, ma non sempre Lola la fa volentieri nonostante sia zeppa di odori selvatici. Per convincerla già dal momento in cui preparo collare e guinzaglio la parolina magica è proprio quella del titolo: "dai Lola che andiam su, dal Cooper". Al momento dell'incontro lui impazzisce di gioia ma Lola si limita a un breve saluto, un salto sul posto da ferma per esprimere un contenuto entusiasmo poi, che ci sia oppure no, non è che gliene importi più di tanto.