lunedì 21 settembre 2015

Il primo viaggio in allevamento

Fin dalla sera precedente siamo emozionati a tal punto che pensiamo di trascorrere l'ultima sera in due. Torneremo vincitori da gassino Torinese con la nostra tanto desiderata creatura? La risposta è negativa, i cuccioli che vediamo quando arriviamo in allevamento sono tutti già assegnati e sono abbastanza grandi (3 mesi e mezzo, quattro) la nostra cucciolata ha poco più di un mese e riusciamo a vedere solo un paio di esemplari in braccio all'allevatrice e da lontano perché non sono ancora vaccinati.

Irene ci mostra uno dei cuccioli nati il 15.08.2015

Traspare un po' di delusione in noi mentre siamo intenti a guardare tanti bei cagnolini festanti,  pensare che ci sarà da aspettare ancora più di un mese prima di poterne ricevere uno ci fa un po' dispiacere ma questo disagio è compensato dalla certezza che questo sarà l'allevamento dove acquisteremo il nostro cane. Irene Teppa, l'allevatrice responsabile della struttura è una persona estremamente calma, è avvolta da una specie di mantello zen che la fa apparire ai nostri occhi come l'interlocutrice perfetta per tutti i nostri dubbi ed è capace in due parole di colmare la nostra inesperienza e farci sentire pronti. Al di là dell'impeccabile preparazione e conoscenza della razza ci convince il fatto che lei sceglierà il cucciolo per noi. Ci spiega infatti che in base alla nostra attitudine, esperienza, desiderio di avere un cane da compagnia, lavoro o bellezza lei selezionerà per noi il cane più adatto. All'inizio siamo spiazzati da questa procedura, noi ci eravamo già fatti le nostre idee infantili. Una di queste era proprio legata a come scegliere il cucciolo. "Come facciamo? Prendiamo il primo che ci viene incontro? Quello che sembra rispondere al nome Lola?" Queste sono le domande che ristagnano nella nostra testa ma Irene ci spiega che quando i cuccioli hanno due mesi di età vengono sottoposti a un test che ne evidenzia i tratti caratteriali. Dopo essere stati per due mesi sempre nello stesso ambiente con la mamma vengono fatti uscire e messi alla prova con nuovi oggetti e persone, si osserva il loro comportamento e quello che ne uscirà sarà una valutazione oggettiva del temperamento che il cane possiede già di suo. Tanto dipenderà dall'educazione che gli si darà ma ci invita a ragionare su alcuni esempi: "Chi vi assicura che il cucciolo che non vi viene incontro e sembra non interessato a voi stesse dormendo fino a pochi minuti prima della vostra visita? Magari lo scartate perché sembra il meno affettuoso o il meno vivace e in realtà è così perché si è appena svegliato. Fidatevi non c'è cosa peggiore che scegliere il cucciolo in base alla sensazione di un momento". Con queste parole di Irene in testa intraprendiamo il viaggio di ritorno. Fin dalle prime curve che ci conducono in autostrada fantastichiamo sul futuro che ci aspetta. Ancora non sappiamo quando e chi sarà ma ci sentiamo già i padroni di una splendida Labrador Chocolate.

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