Storie di una Labrador Chocolate e del suo adorabile bisogno di devastarti il cuore, e non solo quello.
venerdì 29 gennaio 2016
Il cucciolo al centro del mondo
Nel libro di Irene che ormai conosco a memoria mi sono rimaste impresse tante piccole regole da seguire per costruire un'amorevole convivenza con il Labrador. Due passaggi sono significativi e ci stanno riuscendo bene, il primo è riferito al "calmare l'esuberanza del cane" Lola infatti ha ormai identificato la casa come un luogo dove stare tranquilla e riposarsi. Non mancano i momenti di gioco ma devo stimolarla altrimenti è raro vederla correre in salotto dietro a una pallina. Il fatto che non sia molto cerimoniosa con noi è da un lato un dispiacere ma dall'altro un privilegio, non vedo semplicissimo in futuro calmare un'esagitata di trenta chili che ti salta addosso in cerca di coccole ogni volta che ti vede. La veterinaria è anche un' esperta comportamentista e sottolinea questo lato del carattere di Lola come una grande fortuna anche riferita al fatto che probabilmente il cane non vive le ore trascorse senza di noi come una frustrazione da abbandono ma come una necessità della famiglia. L'altro passaggio del libro che mi ha colpito è quando si riferisce alla frase "evitate di mettere il cucciolo al centro della vostra vita, prima venite voi e le vostre esigenze e poi lui." Onestamente ammetto che questa seconda attività la sto vivendo con molta difficoltà.
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