martedì 22 dicembre 2015

Vivi scopre Lola e viceversa

Sono felice che il rapporto tra Vivi e Lola si stia consolidando giorno dopo giorno, in queste foto sotto la cucciola è
in compagnia di mia moglie sia nel tempo libero speso a far commissioni che in ufficio durante l'orario di lavoro!

Lola attende che sia il turno di Vivi in Banca Intesa

Lola si riposa in ufficio con Vivi

lunedì 21 dicembre 2015

Giochiamo a nascondino?

Oggi approfittando del giorno libero del lunedì ho raddoppiato l'ora di svago al parco in compagnia di Lola. Alterno il passo al guinzaglio a qualche sgambata leggera lasciandola libera, è da qualche giorno che non incontriamo amici per giocare e sto cercando di preservare le sue articolazioni come suggerito dal referto medico alle anche. A metà del percorso Lola si è soffermata a mangiare un lungo ramo e nonostante la chiamassi più volte non mi raggiungeva. Quando ormai la distanza era considerevole ho deciso di nascondermi dietro al fusto di un grande albero ed ho smesso di chiamarla, riuscivo comunque a vederla. Dopo un paio di minuti quando si è accorta che non mi vedeva più ha iniziato a correre verso un punto imprecisato per fortuna verso la mia direzione. Non ce l'ho fatta a restare nascosto e mi sono manifestato alla sua vista, mi ha fatto qualche festa ma neanche più di tanto. Quando verso la fine della passeggiata l'ho richiamata per legarla visto che in questo giro lungo passiamo davanti a un grande stagno e non voglio che ci si butti dentro, ha iniziato a sfuggirmi. Veniva vicino a me e poi scattava per non farsi prendere, la cosa assurda e buffa che mi ha fatto sorridere e non dimenticherò più ricordando questo periodo da cucciola è che quando mi sfuggiva si andava a nascondere dietro gli alberi mettendosi seduta e non l'ha fatto una volta sola ma almeno cinque. Stava probabilmente emulando il gioco che avevo fatto prima dimostrandomi tutta la sua complicità e furbizia. 

domenica 20 dicembre 2015

Quasi 20kg



Contrariamente a quanto si possa immaginare guardando la foto sopra il cucciolo sta crescendo rapidamente, anche la pappa della sera è stata aumentata a 175gr. e se non fosse per l'espressione tenera tipica di un cane appena svezzato che Lola ha in questa foto direi che il tempo del "peluche da appartamento" è ormai un ricordo. Continuo a prenderla in braccio sulle scale, con una mole di quasi 20kg per Vivi è impossibile prenderla in braccio ne consegue che le uscite fino a quando non imparerà a fare le scale (ma dobbiamo limitarle il più possibile per via delle anche) sono tutte a carico mio. La mia schiena ringrazia.

sabato 19 dicembre 2015

Chocco

Un mio cliente mi ha inviato una foto del suo nuovo amico. In uno degli ultimi incontri aveva manifestato l'interesse a prendere un cane dopo che il suo pastore tedesco, passato a miglior vita qualche anno fa, aveva lasciato un grande vuoto in famiglia. Mi ha confessato di essere attratto dal Labrador chocolate, la foto profilo del mio account di whatsupp (quella di Lola avvolta nella nebbia) lo aveva stregato. Ecco a voi un futuro amico di Lola: Benvenuto Chocco!

venerdì 18 dicembre 2015

Danni #1



Oggi al rientro dal giro di pranzo al parco ero particolarmente felice perché Lola mi aveva permesso di mangiare in santa pace senza aver bisogno di particolare sorveglianza. Mentre finivo la frutta pensavo "com'è buona oggi si è messa lì nell'angolo a riposarsi dopo la passeggiata" invece mi sbagliavo perché aveva puntato la presa di corrente dove incautamente avevo lasciato il cavo di ricarica del telefono. Nell'immagine sopra vedete il risultato di un paio di minuti di disattenzione.

giovedì 17 dicembre 2015

Lola ama gli sport invernali

Quando guardiamo la televisione Lola ci fa compagnia e ogni tanto guarda anche lei lo schermo. Abbiamo notato che è particolarmente attratta dagli sport invernali, in questa foto qui sotto si gusta la premiazione degli atleti che hanno primeggiato in una gara di salto con gli sci.

mercoledì 16 dicembre 2015

Il ripensamento sull'intervento

La visita di ieri ci ha spaventati e siamo molto confusi, da una parte vogliamo che il cane stia bene ovviamente dall'altra parte ci chiediamo se introdurre una placca nel bacino a una creatura così piccola possa veramente risolvere problemi futuri. Oggi ho passato molto tempo al telefono, mi sono confrontato con l'allevatrice e con il veterinario che segue George da più di dieci anni. Si parla di una lieve lassità delle anche e il discorso che non ci convince a fondo è sostenuto dal fatto che Irene è lapidaria sul fatto che la "manovra di Ortolani" viene fatta ad arte per evidenziare questi problemi. Il cucciolo è completamente addormentato e non può opporre nessuna resistenza, qualsiasi animale a quell'età avrebbe una lassità articolare visibile attraverso una lastra. In più si specifica a più riprese il termine lieve, Irene vorrebbe che tutte le lastre dei suoi cuccioli fossero così e dal suo punto di vista non opererebbe il cane. Il veterinario ci dice che la Sinfisiodesi è un'operazione che tende a fare cassa, non è in alcun modo risolutiva, perlomeno non ci mette al riparo da una futura displasia ed in effetti questa cosa è specificata nel referto. "Io opero in seguito a traumi, fratture, non a sensazioni" questa frase  mi tranquillizza e dopo essermi confrontato con Vivi e con la mia famiglia decido di disdire l'appuntamento per venerdì. Lola dovrà in futuro limitare il più possibile il gioco con frisbee e palline e anche il gioco con altri cani, si consigliano lunghe passeggiate al guinzaglio a passo accelerato per mantenerla in forma, mi chiedo come farò a limitare i suoi principali divertimenti ma ci penseremo più avanti, per ora il fatto di non farla andare sotto i ferri è la medicazione più efficace ad un giorno intero di sofferenza ed interrogativi.

martedì 15 dicembre 2015

Visita preventiva alle anche

Oggi tutti e tre ci siamo recati a Legnano per incontrare l'equipe medica del famoso Dott. Ferretti. Abbiamo tenuto Lola a digiuno dandole solo un assaggio di pappa alle cinque del mattino perché l'esame alle anche che abbiamo prenotato circa un mese fa viene fatto in anestesia totale. Una volta arrivati alla clinica ho iniziato un po' ad essere teso perchè in sala d'aspetto c'era una Weimaraner  che aveva subito un intervento ed era molto provata oltre che orribilmente fasciata. I padroni mi facevano molta tenerezza ed ho iniziato a pensare  se Lola dovesse avere qualche problema di salute come potrei prenderla. E' con me da un mese e mezzo ma sono già profondamente legato a lei. La visita di oggi è stata programmata per capire le condizioni articolari del cucciolo, se questa prima analisi dovesse evidenziare qualche anomalia sarà possibile intervenire con operazioni preventive spero che non sia il nostro caso. L'Equipe del Dott. Ferretti è composta dal primario, un altro medico e una assistente segretaria. Le prime impressioni sono ottime visto che l'incontro risulta molto conviviale e il dottore è dotato di un modo di fare e di un "sense of humour" tipicamente inglese. Il suo comprimario è altissimo e sembra rassicurante ma decisamente sulle sue avvolto nella sua "divisa medica" dalla testa ai piedi. La prima cosa che fa Lola una volta entrata in una prima stanza è mollare una lunga pipì. Viene poi fatta accomodare in un corridoio e ci viene chiesto di farla camminare. I medici la osservano attentamente poi la sedano e noi la lasciamo in buone mani. La clinica si trova in una zona industriale, il cane ci verrà riconsegnato dopo un'ora e mezza decidiamo quindi di risalire in macchina e andiamo a fare colazione a Legnano. Troviamo una bella pasticceria in centro e ci tratteniamo nella sala da the per alcuni minuti. Io e vivi ci accorgiamo che abbiamo lo sguardo assorto e ci chiediamo reciprocamente: "a cosa stai pensando?". Entrambi abbiamo nella mente l'immagine del cucciolo lasciato tra le mani dei medici, questo cane ci ha rapito il cuore. Quando torniamo alla clinica attendiamo in sala d'attesa per lunghi minuti poi veniamo ricevuti dal Dottor Ferretti che ci legge il referto. Il cane è lì che ci aspetta ed ha un buon aspetto anche se pare molto intontita dall'anestesia. Il referto ci pare buono ma viene tuttavia evidenziata una lassità articolare alle anche che potrebbe peggiorare. Tramite un intervento chiamato Sinfisiodesi si può limitare questo lieve lassismo ma bisogna fare in fretta per evitare l'allargamento del bacino. Lola compie oggi quattro mesi e dobbiamo decidere se farla operare entro venerdì quindi il nostro ok va dato subito. Decidiamo per il sì e prenotiamo la sala operatoria ma già nel viaggio di ritorno ci facciamo prendere dal panico e da mille dubbi.

domenica 13 dicembre 2015

Associazione cinofila salvataggio nautico

Ci piacerebbe che Lola diventasse un giorno un cane bagnino e l'associazione che si prodiga in questa lodevole attività a Monza meritava una nostra visita. Il gruppo di volontari che coordina l'addestramento a terra e successivamente quello in acqua si riunisce la domenica mattina appena fuori dall'Autodromo e puntuali ci siamo fatti conoscere. Con le feste ormai prossime il gruppo era limitato a soli tre cani più quello dell' addestratore. Le impressioni sono buone ma Lola è stata stoppata perché ancora troppo piccola, sul finire della nostra comparsata l'istruttore si è lasciato andare su un commento riguardante i chocolate che non mi è piaciuto, a suo dire i Labrador color cioccolato sono cani di bellezza. Puo' essere visto come un complimento ma un pochino mi ha dato fastidio. Sulla strada del ritorno abbiamo conosciuto Mario, un chocolate di otto anni proveniente dall'allevamento Acque Lucenti che è la testimonianza vivente di quanto i cani di Irene Teppa siano forti e belli.

venerdì 11 dicembre 2015

Jane

Si allarga la cerchia di amici del parco per la piccola Lola. Oggi è stato il turno di Jane un esemplare femmina di America Staffordshire Terrier meglio conosciuto come Amstaff. La mancanza di disciplina per un cane così forte e dal temperamento delicato spesso associato all'immagine di un cane da combattimento mi ha creato qualche titubanza. Al primissimo fiuto tra le due ho sudato freddo vedendo la padrona, una gradevole signora sulla sessantina, abbastanza impreparata alla gestione del gioco con altri cani. Notavo anche una certa agitazione nella signora ma il bel carattere di Lola che ha preso subito la strada del farsi inseguire mi ha tranquillizzato. Jane sì è poi dimostrata dominante ma anche comprensiva con la cucciola. La fine del gioco è stata quella di fare un tuffo nel ruscello, è la prima volta che Lola scopre l'acqua e temo che non sarà l'ultima.

martedì 8 dicembre 2015

Gita a Corenno Plinio

Abbiamo approfittato di una bella manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Dervio nel borgo di Corenno Plinio, paese dell'alto Lario dove vive mia cognata e i miei suoceri hanno una casa in affitto, per far scoprire a Lola il lago di Como. Il Paese medievale di Corenno si è trasformato ospitando oltre ai tradizionali presepi anche una rassegna di arti e mestieri. Essendo un agglomerato di case dove non è possibile circolare in auto abbiamo raggiunto il paese grazie al servizio navetta appositamente creato per l'occasione e abbiamo risparmiato a  Lola una lunga e stancante passeggiata. Una volta arrivati al paese non immaginavo che ci fosse così tanta gente e così tanti cani, trattandosi di un luogo con moltissime scale ho dovuto faticare parecchio ma il cucciolo si è divertito. In mezzo a tante persone Lola è stata letteralmente sommersa di attenzioni e complimenti, questa giornata è servita anche a ricucire il rapporto con Vivi che nei giorni scorsi si era fatto un po' teso per via dell'educazione del cane. Il contatto con la grande distesa di acqua non è avvenuto, Lola sembrava più che attratta almeno incuriosita dal lago ma si capisce che è ancora troppo piccola per lasciarsi andare. Il rapporto con la cuginetta Breva è ormai ben saldo e possiamo considerarle anche solo dopo pochi incontri vere amiche per la pelle.

lunedì 7 dicembre 2015

Jack e Mia

Oggi abbiamo conosciuto due simpatici amici, Jack è un labrador bianco di quasi due anni mentre Mia è una Beagle un poco più giovane. Entrambi vengono accompagnati nel parco senza guinzaglio da Serena, una padrona molto determinata di poche parole ma che intuisco ami molto i suoi cani e si diverta a gratificarli con lunghe passeggiate. Lola sta modificando il suo modo di presentarsi particolarmente irruento e si è fatta ben volere dai suoi due nuovi amici. In questi giorni capita spesso di vederla appiattirsi appena vede un altro cane, un atteggiamento che parrebbe remissivo ma trovo utile per farsi accettare anche dalle razze meno socievoli.

domenica 6 dicembre 2015

L'abuso del "no"

L'educazione del cucciolo prosegue con risultati alterni, ci sono occasioni dove il cane sembra ubbidiente ed altre, soprattutto fuori da casa, in cui la cocciutaggine prende il sopravvento e spinge Lola a fare di testa sua. Risulta difficilissimo impedirle di prendere cose da terra, se si tratta di foglie o legni ben venga, vuole giocare e frenarla sarebbe troppo limitante ma quando si tratta di cacca secca depositata da altri cani accompagnati da incivili padroni la strattonata è inevitabile. Quando è buio i risultati in seguito ai correttivi sono pessimi. Quando possiedi un cane fai molto più caso a quanta monnezza si trovi abbandonata per strada, sui marciapiedi, specialmente nel mio quartiere la passeggiata diventa un percorso ad ostacoli. Tra le mura domestiche stiamo invece ottenendo buoni risultati per impedire a Lola di salire sui divani, quando puo' ci prova ma di fronte al nostro secco "No!" lei scende. Uno dei trucchi è non guardarla negli occhi altrimenti assume un'espressione di sfida e rimane impassibile sul divano. In questo bellissimo percorso educativo bisogna porre particolare attenzione a non abusare con i "no" altrimenti questo comando perde la sua efficacia. Il fatto è che Lola si dimostra talmente monella che limitare le sgridate è praticamente impossibile.

sabato 5 dicembre 2015

Nel silenzio

Lola non ti ringrazierò mai abbastanza per i momenti suggestivi che in tua compagnia vivo ogni giorno. Stamattina avvolti in una fitta nebbia eravamo solo io e te, è stato bellissimo godersi il silenzio e scattare una fotografia che è l'immagine di questo grande senso di libertà.

venerdì 4 dicembre 2015

Il terrore delle polpette avvelenate

Tra padroni di cani si instaura un rapporto confidenziale anche dopo un solo incontro. Ci si ricorda il nome del cane ma non quello del proprietario, così Kim diventa il papà di Puzzle e Paolo il papà di Beka solo per fare un paio di esempi. Io per molti amici del vicinato sono "quello di Lola". L'aspetto sociale più interessante riguarda il tono conviviale della conversazione che ricorda quattro chiacchiere tra vecchi amici. I discorsi gravitano attorno al benessere dei cani, si parla di alimentazione, educazione, posti da frequentare, orari, abitudini dei nostri amici a quattro zampe. Le risate non mancano a seconda della loquacità e della simpatia del padrone, capita non di rado di sentire parlare anche degli affari propri ma se devo scegliere l'argomento più frequente di questi incontri devo ammettere che è tutto tranne che piacevole, mi riferisco all'incubo delle polpette avvelenate. Pare infatti che ci sia qualche spostato che si diverte ad avvelenare gli animali. La scorsa settimana in viale Romagna è stato trovato all'interno di un parchetto per cani un pollo intero farcito di topicida mentre è dello scorso week end la notizia che al Parco di Monza, in prossimità dell'uscita di Villasanta, un Golden Retriever sia stato avvelenato da una polpetta al Bodriolone. Se deve succedere lo deciderà il destino certo è che questi discorsi mi provocano un po' di apprensione soprattutto quando lascio Lola libera di scorrazzare senza guinzaglio.

martedì 1 dicembre 2015

Qualche chilo di troppo?

Lola ha superato i quindici chili, la crescita continua secondo il programma e la quantità di pappa deve aumentare in proporzione, l'allevatrice ci raccomanda di aumentare sia il pasto del mattino che quello del pranzo passando da 150 a 175, quello della sera rimane a 150gr. Chiunque incontro si permette di sfottere Lola per le sue movenze un po' goffe, gli appellativi sono simpatici, si va dal "grassottella" al "cicciottella" questa mattina al telefono Irene ha aggiunto un nuovo termine: "com'è fisicamente? è un tubo?"

lunedì 30 novembre 2015

La regina dei legnetti



Il giorno libero in compagnia della mia cucciola è completamente cambiato rispetto ad un anno fa. Il parco ha preso il posto del divano ed uno dei giochi preferiti è quello di scovare legni di varie dimensioni e insegnare a Lola l'arte del riporto. Per ora i risultati sono pessimi ma è talmente bello vederla correre, giocare e smaliziarsi nella grande distesa verde che si trova vicino a casa (che gran fortuna vivere in zona parco!) che qualsiasi insuccesso diventa gioia.

domenica 29 novembre 2015

Il primo vero giro lungo

Stamattina mi sono alzato molto presto e pochi minuti dopo le sette ero già a spasso con Lola. Credo di ricordare un'alzataccia domenicale simile a questa ai tempi in cui si andava a sciare in giornata, ero un ragazzino, si parla di almeno venticinque anni fa. Monza sta dormendo e solo qualche impavido ciclista muove l'aria, il silenzio mi colpisce molto. Lola è straordinariamente volenterosa ed ha voglia di camminare so che ogni passo in più che facciamo mentre ci allontaniamo da casa saranno due con il cane in braccio al ritorno, ma non mi perdo d'animo perché la cucciola vuole andare avanti e si muove disinvolta alla scoperta di nuovi quartieri. Abbiamo cambiato il guinzaglio, il vecchio filo di seta lo teniamo per ricordo ora Lola è "libera di muoversi" con un collare più spesso ed un guinzaglio un po' più lungo e resistente. Vicino all'ospedale mi fermo a bere un caffè e divido il banco con i calciatori della Dominante, una squadra locale che sta facendo colazione prima di partire per una trasferta. Visto che sono arrivato fin qui e il parco non è molto distante mi dirigo sempre più lontano da casa, Lola apprezza e una volta entrati nel verde sembra divertirsi ancora il doppio di prima. L'ultimo tratto prima di rientrare a casa è il più faticoso dato che prevede l'attraversamento del viale Cesare Battisti, è ormai ufficiale che Lola è proprio ostile nei confronti di questo tratto di strada. Si sono fatte le dieci meno un quarto il cane è affamato e io un po' provato ma soddisfatto di questa gradevolissima lunga passeggiata.

sabato 28 novembre 2015

L'ultimo concerto

Stasera ho suonato a Vimercate l'ultimo concerto della mia "carriera" con i Pocket Chestnut. Mi piacerebbe che ci fosse stata anche Vivi ma il semi-litigio di ieri sera ha lasciato qualche segno e ha preferito uscire con le sue amiche. Lola rimarrà da sola a casa, la serata è molto fredda e anche volendo sarebbe impegnativo portarla fuori dopocena. Fa ancora molta fatica a camminare nel quartiere quindi ogni sortita è sempre particolarmente lunga. Ho avvisato telefonicamente i miei amici che non avrei fatto il soundcheck sono stato con lei fino a trenta minuti prima dell'orario concordato per l'inizio del live. Quando sono uscito di casa il freddo è aumentato, la temperatura sul cruscotto dell'auto segna due gradi sotto lo zero e le strade secondarie per arrivare al locale sono ghiacciate. Alle undici il club è ancora vuoto, mi comunicano che si inizierà per mezzanotte e c'è un ragazzo con voce e chitarra prima di noi, farò certamente tardi. Penso a Lola prima di cominciare e anche mentre suono per l'ultima volta le canzoni che ho eseguito per cinque anni in più di cento date, faccio il mio compitino poi saluto e fuggo. Quando torno a casa sono sollevato, Lola dorme ancora, domani è domenica staremo tutto il giorno insieme.

venerdì 27 novembre 2015

Il mio regalo di compleanno

Oggi compio 41 anni e il regalo più bello che ho ricevuto (in anticipo) è stato l'arrivo di Lola. Il giorno del mio compleanno non è di festa per me, da quando sono diventato adulto ho iniziato a mal sopportare questa data del calendario. Chi mi vuol bene desidera comunque festeggiarmi sono quindi andato a cena dai miei genitori con mia moglie e la cucciola. Dopo il solito gioco sfrenato con George abbiamo cenato, l'argomento principale è stato naturalmente il cane. Forse ho un po' esagerato eppure mi è venuto spontaneo esternare un po' di stress e una serata piacevole è terminata con un battibecco con Vivi sotto gli occhi dei miei genitori. Mia moglie mi accusa di non fare rinunce per la gestione della nuova creatura e questa cosa non la accetto. Per me non sono rinunce ma solo piaceri, certamente è tutto più faticoso e impegnativo di quanto immaginassi ma per il cane sto dando tutto me stesso. La mia vita fino a un mese fa era lavoro, divertimento e tanti hobbies. I miei genitori mi hanno suggerito di tagliare qualcosa dal mio tempo libero, io senza il loro consiglio ho già scelto. Dopo quasi venticinque anni di batteria di cui quindici passati in pianta stabile all'interno di diverse band ho deciso di smettere di suonare in un gruppo, basta prove, basta concerti, basta dischi. Non mollerò del tutto lo strumento che è stata la mia vita musicale fino ad oggi, continuerò ad esercitarmi e divertirmi individualmente a casa quando ne avrò voglia.  

giovedì 26 novembre 2015

Relax fuori dal kennel

La gestione del suo spazio Lola la vive/sopporta abbastanza bene, come suggerito dall'allevatrice il ricovero nel kennel non è una punizione ma la sua zona di comfort ci sembra che l'abbia capito. Non riusciamo a gestire i bisogni che soprattutto al rientro a pranzo troviamo depositati nel recinto. Negli altri spazi della casa stiamo riuscendo invece ad educarla al meglio, prova cocciutamente a salire sui divani ma non appena la riprendiamo scende immediatamente. Quando torniamo la sera Lola gode della massima libertà in casa e notiamo che è molto tranquilla, soprattutto dopo i pasti cerca sempre un giaciglio per addormentarsi vicino a noi. Per ora il suo preferito è il tappetino in legno di fronte al lavandino, quando trova altri rivestimenti (anche provvisori) a lei familiari non rinuncia a stendersi sopra di essi. Per esempio abbiamo deciso di eliminare i tappetini in gomma antiscivolo che fermavano il kennel stasera li abbiamo piegati ed appoggiati provvisoriamente in cucina, dopo aver sistemato i piatti nella lavastoviglie ci siamo voltati e lei ci si era addormentata sopra.

Lola sul tappetino in cucina mentre ceniamo
Lola sui tappetini in gomma

mercoledì 25 novembre 2015

Pausa pranzo

Fino a un mese fa ero abituato a mangiare a casa dei miei genitori. Avevo talmente tanto tempo che mi concedevo anche un breve sonnellino ristoratore. Il mio lavoro di venditore di auto ha il privilegio di permettermi un buon tempo di recupero durante la chiusura per il pranzo. Lo showroom rimane chiuso dalle 12.30 alle 14.30 ho quindi due ore da dedicare a Lola e sto sperimentando le prime lunghe passeggiate al parco. E' impensabile raggiungere i giardini a piedi, nonostante la distanza in linea d'aria sia inferiore al chilometro ho calcolato che Lola ci impiegherebbe cinquanta minuti solo ad arrivare all'ingresso. Stanno cadendo tante foglie ed è perennemente distratta decido così di ottimizzare i tempi e raggiungo l'ingresso del parco in macchina, in questo modo all'interno delle mura posso liberarla. Spero di abituarla a camminare per tratti medio lunghi in tempi brevi. Mi sono recato ai giardini della Villa Reale per tre giorni consecutivi ed i risultati sono incoraggianti, il bagagliaio della macchina sta pagando però le conseguenze di questi tragitti. In poco meno di dieci minuti di percorrenza Lola è riuscita strappare i due cavi che attivano lo sbrinatore del lunotto ed ha iniziato a mordicchiare il rivestimento interno del cofano. Si tratta di un pannello in plastica dura, per molti ma non per lei.

sabato 21 novembre 2015

Labradormania

Lola è con noi da tre settimane e la passione per la razza ci porta quasi ogni giorno a girovagare per la rete a caccia di immagini di Labrador. Oggi ho trovato questa:

venerdì 20 novembre 2015

Nomignoli

Come spesso capita quando ci si rivolge a un figlio o nelle tenerezze tra fidanzatini anche con un cucciolo può succedere di sostituire il nome originale con un nomignolo o un vezzeggiativo. Lola ne puo' vantare già ben quattro, il preferito è "patata" visto il suo portamento abbastanza goffo saltuariamente la chiamiamo anche "il bidoncino" visto il suo sovrappeso tipico di un cucciolo. Negli ultimi giorni sta prendendo piede invece il soprannome "bagonghi". Ammetto che ne stiamo un po' abusando visto che anche quando la chiamiamo così inizia a girarsi. Pur non sapendo con precisione se il nome da pedigree è Yuki o Yuma per noi rimane il primo il "secondo" nome ufficiale. Non ce lo diciamo più di tanto ma se tornassimo indietro quasi quasi credo che anche ufficiosamente il nostro cane si chiamerebbe così perché ci piace veramente tanto e guardandola nel profondo degli occhi (soprattutto mentre aspetta la pappa e il taglio degli occhi si fa orientale) le si addice.

giovedì 19 novembre 2015

Prosegue l'ambientamento

Lola si sta abituando alla sua nuova famiglia, ai ritmi che il lavoro ci impone e alla solitudine necessaria scaturita dalla nostra assenza. Noi ci stiamo abituando a lei e ogni giorno è una scoperta. C'è un particolare da osservare, un atteggiamento da correggere, un'educazione da curare passo dopo passo. Io e Vivi stiamo scegliendo due strade diverse. Io mi baso molto sull'istinto ma cerco ovviamente di integrare la poca esperienza che ho affinato con i cani precedenti leggendo il libro di Irene e facendole anche qualche telefonata per  integrare le informazioni. Vivi sta facendo qualche lettura alternativa che io evito. Mi colpisce il titolo di un libro che sta leggendo molto assiduamente in questi ultimi tre giorni. Si intitola simpaticamente "sai comunicane?" ed affronta le tematiche sull'addestramento/educazione dei cani generalizzando come se tutte le razze fossero uguali. Questa differenza di visioni ci sta provocando qualche tensione, la cosa che non sopporto sono i consigli degli altri possessori di cani. Io li ascolto ma faccio di testa mia se non sono d'accordo. Una delle frizioni maggiori l'abbiamo avuta ieri in seguito al togliere la pappa al cane più o meno a metà pasto per poi ridargliela dopo aver fatto mettere l'animale seduto, serve a sottolineare la nostra autorità, così almeno dicono gli amici degli amici. Io la trovo una cazzata primordiale, il rischio che il cucciolo mangi velocemente per paura che gli venga tolta la pappa è una conseguenza probabile. Ne parlo con l'allevatrice che mi da ragione dicendomi di interrompere immediatamente questa assurdità. Mi aspetterei due parole da parte di Vivi ma lei sorvola, non ho bisogno di sentirmi dire che ho ragione ma un po' anche sì. Mi sto stancando molto per Lola e se ci sono strade che portano al successo non voglio medaglie ma neanche il disinteresse. Se hai commesso uno sbaglio sull'onta di un consiglio altrui e si rivela inefficace almeno ammettilo. Oggi ho visto l'ennesimo atteggiamento controproducente. Se ho abituato Lola a coricarsi all'interno del kennel mentre noi siamo in bagno a prepararci un motivo ci sarà. Mentre ci laviamo e vestiamo il cucciolo vuole giocare con noi ma i minuti sono contati e le cose da fare sono molte e spesso in contemporanea. Secondo Vivi il cane deve stare con noi in quei momenti perché ci guarda e si sente meno sola. Tutto l'impegno di due settimane per istradarla su questa abitudine è stata calpestata da una mattina. Per non discutere la tengo con noi in bagno con il risultato che mentre faccio la doccia cerca le ciabatte per morderle, se non le trova punta la cintura dell'accappatoio, se non ci arriva punta gli asciugamani, quando esco dalla doccia vuole farmi le feste (moderate come al suo solito) mi lecca le gambe bagnate, vuole entrare nella doccia poi vede il phon ed attacca il filo. Mentre mi vesto non riesco a mettere le calze, ruba le scarpe, rovista nella biancheria sporca e quando non ha più niente a tiro mangiucchia il puff di paglia dove sono solito mettermi seduto: Che simpatica canaglia questa Lola penserete. E' un cucciolo ha voglia di giocare, che c'è di male? Niente,  fino a ieri dormiva beata e in venti minuti eravamo fuori di casa oggi dopo quarantacinque minuti di attenzioni e privazioni dobbiamo ancora capire come fare per andare a lavorare vestiti. 

mercoledì 18 novembre 2015

Iscrizione all'anagrafe canina

Oggi mi sono recato all'ufficio d'igiene per iscrivere Lola all'anagrafe canina.
Sborsando la modica cifra di € 5 la cucciola è entrata a far parte regolarmente del mondo canino monzese. Particolarmente gradevole è stato il momento di apporre le firme sui moduli, con una flemma invidiabile l'impiegata mi ha messo a mio agio chiedendomi anche se gradivo un caffè. La gentilezza della persona, l'ufficio e l'arredamento erano veramente d'altri tempi.

martedì 17 novembre 2015

Gli amici del quartiere

In questi primi quindici giorni Lola ha stretto già delle solide amicizie con i cani del vicinato. Durante le passeggiate incontriamo frequentemente altri cani e la cucciola sembra apprezzare particolarmente: Tango (labrador retriever beige, 2 anni e mezzo) sempre al fianco della sorellina Twiggy (flat coated retriever nero, 6 mesi) Russ (pastore tedesco, 7 mesi) Winnie (Golden retriever, 7 mesi) Louise (meticcio, 12 anni) Puzzle (fox terrier, 10 anni) e Beka (pastore tedesco, 5 mesi). Con i cuccioli gioca come se non esistesse domani mentre con i più adulti si fa ben volere all'inizio ma viene gradualmente educata ad essere meno esuberante.  Mi piace constatare che anche senza particolari insistenze quando è il momento di salutare il suo amico/a Lola prenda la sua strada senza fare troppe scene. Spesso gli incontri sono sui marciapiedi non c'è molto spazio quindi per correre ma questo "gioco sul posto" è molto appagante per entrambi.
Mentre lei è felicissima io socializzo con gli altri padroni.

lunedì 16 novembre 2015

In auto

Oggi mio padre compie 78 anni e il mio regalo è fargli conoscere Lola. Ho caricato il cucciolo in auto, una VW Up! il cui bagagliaio le permette di starci abbastanza comoda. Mi rendo conto che quando crescerà bisognerà trovare una soluzione più capiente ma per il momento va bene così. Nel viaggio d'andata durato poco più di dieci minuti si è lamentata molto mugolando ed abbaiando mentre al ritorno ha protestato più decisamente riuscendo a scavalcare il divano posteriore per raggiungermi davanti. Sono stato costretto a fermarmi per riportarla nel retro. L'ho sgridata con decisione e penso di aver ottenuto dei risultati. Nel tempo in cui siamo rimasti a casa dei miei genitori Lola ha conosciuto George ed è stato subito amore a prima vista.

domenica 15 novembre 2015

La comunione di Jarno

Mentre facevo da padrino a Jarno, Lola se ne stava da sola casa nel suo recinto a sognare corse e giochi con la sua nuova amica Breva che nel frattempo è stata portata nella casa dei miei suoceri per evitare che la nostra casa venisse demolita in poche ore dai loro giochi sfrenati. Dopo il rito siamo andati tutti alla Villa Reale per bere un aperitivo e Lola grazie all'input fornito da Breva ha camminato senza indugi per tutto il viale sia all'andata che al ritorno. Ovviamente una volta arrivati a casa Lola era stremata e fino all'ora di cena non si è mossa dal kennel. A tarda sera per festteggiare il suo terzo mese l'abbiamo pesata e dai 10,8kg del primo giorno è già aumentata di un chilo e trecento grammi.

Dopo la cresima di Jarno il primo aperitivo per Lola

sabato 14 novembre 2015

Primo incontro con Breva

Domani mattina Jarno, il cuginetto di Viviana, farà la prima comunione e la cresima. In occasione di questa importante ricorrenza la famiglia di mia moglie si riunirà al completo, significa che ci saranno anche sua sorella Francesca, mio cognato Roberto e la loro cagnolina Breva. Si tratta di una simpatica meticcia che assomiglia nel muso, pelo, stazza e comportamento a un border collie. Sono arrivati puntuali per cena e dormiranno tutti e tre da noi. Per Lola è grande festa visto che da quando Breva ha varcato la soglia della casa non hanno smesso di giocare neanche per un secondo. La più grande (Breva ha poco più di un anno di età) sta insegnando alla cucciola come si gioca e mi sembra che Lola stia apprendendo in fretta tutti i trucchi per farsi ben volere dai cani giocherelloni.

giovedì 12 novembre 2015

Lola scopre il balcone

Ci sono momenti in cui Lola sembra già un cane adulto educato a fare i bisogni dove deve o meglio a non farli dove non le è concesso, altri in cui si dimostra quella che è: un cucciolo che come un bambino sbaglia senza volerlo. Una delle cose più difficili è abituarla ovviamente a sporcare sempre fuori. In questo intento, soprattutto tardi la sera e di notte, ci viene in aiuto il nostro grande balcone. Lola è molto attratta dai sottovasi pieni di acqua e dalle piante con una preferenza per il pitosforo. Mentre ero fuori per una partita di basket Vivi che è ancora convalescente l'ha fatta uscire in terrazza e la piccola si è mangiata qualche pallina della pianta. Il risultato è stato che a mezzanotte passata dopo averla portata con una fatica immensa a fare due passi con la speranza (vana) che facesse almeno pipì ha vomitato appena rientrata nel suo recinto.

mercoledì 11 novembre 2015

Prime terapie

E' arrivato l'esito dell'analisi delle feci e sono state trovate tracce di uova di ascaridi, procediamo con la somministrazione dello Stomorgyl che Lola gradisce molto visto che la imbocchiamo con le dita sporche di una mousse della quale va matta. Lo sguardo che assume quando mi vede arrivare con le dita sporche di prodotto è favoloso, non riesco a fotografarla ma la descrizione è quella del taglio d'occhi di un'eschimese.

martedì 10 novembre 2015

Yuki o Yuma?

Questa mattina ho chiamato l'allevatrice raccontandole la prima settimana con Lola, le ho chiesto il perché sia così pigra quando è il momento di uscire e mi ha spiegato che per il momento il cucciolo non vede nessun interesse nel fare una passeggiata. Quando capirà che partendo dal punto a si arriva al punto b dove c'è da divertirsi camminerà volentieri. In realtà io qualche attrattiva la noto, per esempio in questo periodo stanno cadendo molte foglie dai platani del viale Cesare Battisti e Lola è molto incuriosita quando le vede cadere o spostare dal vento, le morde, ci vuole giocare. Ha sempre l'atteggiamento di curiosità/sospetto verso chi ci viene incontro. Passeggiamo sulla pista ciclabile quindi è frequente il passaggio di biciclette e persone che fanno jogging quindi il suo divertimento principale è osservare, questo però la distrae continuamente e in un'uscita di mezz'ora percorriamo a malapena cinquecento metri.  Le feci non migliorano nonostante la dose massiccia di fermenti lattici, l'allevatrice ci suggerisce di comprare un antibiotico chiamato Stomorgyl e una mousse per somministraglielo. Quando affrontiamo l'argomento microchip la verifica da un buon esito, il numero di identificazione è giusto c'è stato solo un errore di trascrizione sulle carte mi dice di correggerlo manualmente. Quando lo faccio noto che nei vari documenti ogni tanto il cane viene denominato Capo Indiano Yuki e in altri scritti c'è scritto Capo Indiano Yuma. Come diavolo si chiama veramente Lola?

lunedì 9 novembre 2015

Prima visita dal veterinario

Oggi Lola ha conosciuto per la prima volta un ambulatorio veterinario, ci siamo recati in via Cavallotti non lontani da casa nostra dal medico che segue anche George. L'equipe della dott.ssa Cappelletti è composta oltre alla titolare da due dottoresse giovani ma preparate. Ci ha accolto la dott.ssa Elisa Riboldi e a Lola è piaciuta molto fino al momento della puntura per il richiamo dei vaccini, anche Lola come il suo padrone ha dimostrato di non essere proprio un "cuor di leone". La dott.ssa, in attesa di un bebè ormai prossimo alla nascita, ci ha tenuto in ambulatorio per quasi 1h spiegandoci tutto l'iter delle future vaccinazioni prendendosi molto spazio per spiegarci i rischi della displasia, gli esami preventivi da fare, l'atteggiamento conservativo da tenere nei primi mesi di vita del cucciolo. Forse per via del tono della voce particolarmente dolce della dott.ssa Riboldi o per il fatto che una volta scesa dal tavolo operatorio l'ho presa in braccio Lola si è addormentata profondamente.

Io e Lola il giorno della prima visita dal veterinario


Abbiamo portato con noi un campione di feci da far analizzare per capire se ci sono dei parassiti e in via cautelativa abbiamo comprato dei fermenti lattici. In farmacia veterinaria sono partiti oltre alla spesa per il Florentero ben 65 euro.  Mi sto rendendo conto che avere un cane è costoso. Durante il controllo del microchip è emerso che il numero riportato sul libretto sanitario e sul contratto di acquisto sono diversi da quello che risulta inserito sotto la cute di Lola, dovrò sentire l'allevatrice per capire come mai.

domenica 8 novembre 2015

Il parco

Nel fine settimana Lola ha scoperto il parco, domenica mattina siamo andati tutti e tre alla Villa Reale dove abbiamo scattato qualche foto e permesso al cucciolo di socializzare con altri cani. Evito di postare una foto con la piccola perché questa settimana mi ha invecchiato di qualche anno e sono più pallido di un tossico dipendente in crisi d'astinenza. La giornata era ideale per stare fuori tutto il giorno complice una temperatura primaverile, abbiamo resistito fino all'ora di pranzo poi nel pomeriggio Lola ha dormito quasi tutto il giorno rassicurata dalla nostra doppia presenza o forse appagata dalla prima camminata in un parco e non sull'asfalto della città.

venerdì 6 novembre 2015

Vivi torna a casa

Quasi in concomitanza con la scadenza della prima settimana insieme torniamo finalmente in tre. Vivi arriva durante l'orario di pranzo, è affaticata ma felice di aver superato brillantemente l'intervento, dovrà fare nuovi accertamenti con il nuovo anno ma per il momento c'è solo una cosa da fare: godersi il cucciolo per tutto il giorno. Io sono molto più tranquillo sapendo che Lola ha sempre qualcuno a farle compagnia quando torno a casa la sera mi aspetto che Lola con la sua famiglia ricomposta mi ricopra di feste ma quando entro in casa si volta dall'altra parte e si mette a dormire.

giovedì 5 novembre 2015

Il giovedì più lungo della mia vita

La notte passata ha fatto registrare i primi segni di ribellione della piccola. Verso le quattro e mezza si sveglia fa i suoi bisogni, io sono stanco mi alzo con fatica e la osservo senza cercare di farmi vedere. Lola vuole giocare e sceglie il pannolino come suo compagno di giochi. Lo mangia prima negli angoli poi lo accartoccia e lo distrugge in mille pezzi, non c'è verso di farla smettere glielo tolgo e scarica una cacca liquida sul suo vello. E' notte e mi ritrovo in piedi con il mocio in mano a pulire per terra e un cucciolo smerdato che corre per casa. Apro il balcone, fa molto freddo. Il silenzio della notte è indescrivibile e beffardo. La città dorme, nel quartiere c'è un'unica luce accesa, la mia.
Al mattino lascio Lola dopo averla fatta uscire con molta fatica, sono distrutto. Mi chiamano dall'ospedale, Vivi verrà operata questa mattina, prego. Mi chiamano dall'ufficio c'è un cliente che mi aspetta impaziente, me lo faccio passare al telefono e mi sommerge di domande, mi sfida, sono in difficoltà. Onoro l'appuntamento con la pazienza di un santo, dall'ospedale non arrivano notizie e sono agitato. Quando sono le 12:20 e mancano dieci minuti alla chiusura ho il giubbotto addosso e sono pronto a scattare da Lola quando in quel preciso istante entra un cliente che avevo seguito in passato, faccio la trattativa ed esco dall'ufficio all'una passata. Quando entro in casa il kennel è praticamente al centro del salotto, c'è cacca dappertutto, si capisce che Lola ha allentato i cordini di sicurezza fino a scioglierli e saltando contro il recinto a ripetizione ha cercato aiuto. Sono disperato, tra quarantacinque minuti devo essere nuovamente in ufficio, chiedo aiuto a mia mamma che mi raggiunge nel giro di trenta minuti. Nel frattempo ho saltato il pranzo impegnato a pulire. Non sarebbe un'impresa impossibile, basta avere pazienza e un poco di tempo. La prima ce la metto per il secondo non ho chance, devo fare in fretta. Mi servo del balcone per sciacquare con la canna dell'acqua il vello e la base plastificata ma se fossi solo riuscirei agevolmente il compito, con un cucciolo che ti morde le caviglie e corre incontro ad ogni pericolo diventa impossibile. Quando mi chino per frizionare il vello col detersivo Lola mi salta addosso, se rimango in piedi schizzo dappertutto e appena appoggio il tubo per terra per diminuire il getto lei prende in bocca la canna dell'acqua e la trasporta fin dentro casa. Mi cambio per tornare al lavoro rasserenato dall'arrivo di mia mamma, fino alle 18 il pomeriggio con i clienti è infernale, colmo di insidie, trabocchetti e problemi di varia natura. Alle 16 arriva la notizia che l'intervento di Vivi è andato bene, me la passano chiede di Lola. Alle diciotto sarebbe ora di alzare bandiera bianca ma non posso spostare l'ultimo appuntamento, il cliente arriva da fuori ed è in ritardo mi comunica che arriverà alle 19 mentre svolgo la trattativa che porto a buon fine prima delle venti ricevo ripetuti sms. Mi chiama il gruppo musicale, mio fratello, un amico che sento sporadicamente, il vicino di casa e tra telefonate e messaggi ne leggo uno allarmante: "Carta di Credito richiesta autorizzazione per € 1.032,00 da Fendi Italia Milano". Io sono in ufficio non certo da Fendi Italia. Chiamo il numero verde di Cartasi per chiedere spiegazioni, mi hanno clonato la carta on line. Quando rientro a casa sono impegnato al telefono con l'ennesimo operatore per i blocchi della carta, mia madre vuole prepararmi la cena ma è l'ultimo mio pensiero quello di mangiare, mi tranquillizza per la giornata che ha trascorso Lola in sua compagnia, devo andare dai Carabinieri a sporgere denuncia. Quando arrivo in caserma trovo tutto chiuso, citofono ma mi viene riferito che per questo tipo di denunce devo presentarmi in orario d'ufficio. Quando torno a casa sono le dieci passate e mi sento devastato. Ringrazio mia madre prendo in braccio il cucciolo e penso che forse scegliere di prendere un cane sia stato un azzardo. Non è passata neanche una settimana da quando è arrivata Lola e sono molto scoraggiato.

mercoledì 4 novembre 2015

Secondo giorno da soli sale la tensione

La notte è andata abbastanza bene, ho cenato molto tardi per stare con lei ed ho dormito ancora sul divano. Stasera avrei la partita di basket ma decido di dare forfait, non ci sarebbe nessuno per stare con Lola, dopo che si è fatta tutta il pomeriggio nel kennel mi sembra troppo. In tarda mattinata Vivi non è ancora stata visitata e i dubbi su quando si potrà operare crescono. Quando torno a pranzo trovo la stessa situazione di ieri, anche oggi salto il pasto ed affronto un pomeriggio particolarmente carico di impegni lavorativi con la tensione addosso, fortunatamente chiudo le vendite che devo fare. Mi chiedo al di là dell'imprevisto operatorio chi me l'ha fatto fare di ritirare il cucciolo vista la situazione che avremmo dovuto affrontare a breve. I piani erano però leggermente diversi: per esempio l'idea che Vivi avrebbe avuto almeno otto/dieci giorni di convalescenza era una certezza e avevamo concordato insieme questa soluzione come ideale per abituare Lola alla vita in casa con la costante presenza di qualcuno, questo non sta succedendo e sono logorato dai sensi di colpa. Mia moglie sta male forse ha bisogno di una trasfusione di sangue io non posso andare a trovarla e in casa ho un cucciolo che mi guarda con gli occhi della disperazione. Cerco di ripagarla con una quantità smisurata di coccole ma non sono tranquillo, la guardo dormire a lungo come si fa con un bambino mi tranquillizzo e passo un'altra notte sul divano.

martedì 3 novembre 2015

Da sola

Ieri Vivi avrebbe dovuto fare solo il pre-ricovero per l'intervento ma l'hanno trattenuta in ospedale con l'intento di intervenire in tempi rapidi, di conseguenza io e Lola abbiamo passato la notte a casa da soli. Ho dormito sul divano per monitorare la situazione e al mattino siamo usciti presto, io armato di bottiglia per "sciogliere" le feci che ama depositare in mezzo alla via lei con la sua ormai proverbiale flemma dovuta alla curiosità per il mondo circostante. E' ovviamente presto per notare dei progressi ma il fatto che quando è il momento di uscire provochi in lei disinteresse e quasi un rifiuto ad uscire mi sorprende. Mi aspettavo un cucciolo che appena stimolato al solo rumore del guinzaglio fosse almeno un po' felice Lola invece fa finta di dormire quando la chiamo per fare la passeggiata. Oggi è il giorno della verità devo infatti rientrare al lavoro dopo il lungo week end ed il riposo del lunedì, si tratta di giornate anche particolarmente impegnative. Quando esco non la saluto e mi chiudo la porta delicatamente dietro alle spalle lei sta dormendo e non  voglio disturbarla.

Ore 8:40 Lola dorme

Mi fermo un po' in cortile per sentire se abbaia oppure ulula come ha fatto ieri mattina quando era stanca di starsene da sola al chiuso nel recinto. Sembra tutto tranquillo decido quindi di partire per raggiungere l'ufficio e dopo poco meno di due ore sono ansioso, chissà cosa starà facendo senza nessuno intorno a controllarla. Quando rientro per l'ora di pranzo trovo il kennel in condizioni disperate, tra pipì e cacca liquida da pulire se ne va quasi tutto l'intervallo, salto il pasto e dopo aver fatto mangiare e uscire Lola torno in ufficio con lo stomaco chiuso. Sono molto preoccupato anche per Vivi, dall'ospedale non hanno notizie certe su quando si potrà operare e quindi la possibilità che torni a casa oggi è impossibile. Mi toccherà stare ancora da solo con Lola stasera e questo non mi dispiace, i piani però dovevano essere diversi. E' troppo piccola per ritrovarsi intere ore completamente sola decido quindi a metà pomeriggio di mandare a casa mia mamma a sorvegliarla così riesco a concludere la giornata lavorativa un po' meno agitato.

lunedì 2 novembre 2015

Le prime uscite

Il manuale del cucciolo di Irene Teppa raccomanda di far uscire il cane presto al mattino per fare i suoi bisogni poi una volta riportato a casa farlo magiare e portarlo fuori immediatamente dopo che ha finito la pappa. Interpreto alla lettera questa procedura e le prime due uscite ravvicinate sono emozionanti. Non mi aspetto certo un cane che stia al guinzaglio ordinato ed ubbidiente, mi immagino che sia lecito prevedere un po' di paura nel cucciolo in realtà Lola mi smentisce. E' spavalda quanto basta per essere uno scricciolo di 75 giorni ha solo il terrore del grande portone all'ingresso che ha sentito sbattere sia in apertura che in chiusura ed è infastidita dalle auto che corrono lungo il viale Cesare Battisti. Questo stradone è ideale per portare i cani. Innanzitutto è molto lungo, ha delle aiuole verdi che delimitano il tratto ciclabile dalla carreggiata ed è pieno di alberi. Tra la doppia corsia che porta verso la Villa Reale dal lato est ed al rondo' verso ovest c'è un grande prato verde recintato da una fitta siepe alta 70 centimetri. Nel corso degli anni per poterlo attraversare anche non in prossimità degli incroci qualcuno ha creato dei varchi nella siepe. E' un po' pericoloso attraversarlo ma con la giusta attenzione e rapidità è fattibile. Decido di sfruttare uno di questi pertugi per andare nel prato centrale, voglio concedere a Lola qualche passo nel verde con la speranza che faccia la cacca. Nonostante la prenda in braccio per stimolarla al cammino non fa niente, si blocca e guarda un punto all'orizzonte, poi quando sente passare un camion oppure una moto rumorosa si spaventa e si sdraia sull'erba a pelle d'orso. Quando siamo ormai tornati a casa si scarica in mezzo alla via e le feci sono scomposte, quasi liquide, il perché del suo pancino gonfio dipende probabilmente da qualche parassita che si porta dietro dall'allevamento. Mi sono attrezzato con i sacchetti per cani ma è impossibile togliere la marmellata dall'asfalto, decido che alla prossima uscita porterò una bottiglia d'acqua per pulire dove Lola sporcherà. Al mattino abbiamo comprato due strisce di plastica per creare un fondo sotto il kennel facendo in modo che il cane non si adagi direttamente sul freddo della piastrella. Il motivo è principalmente da ricercare nel tentativo di non fare scivolare il kennel nel caso in cui Lola, nonostante il recinto sia stato legato, decida di spingerlo. Il libro ci suggerisce di non fare troppe cerimonie di saluto sia quando si esce che quando si rientra e così rispettiamo alla lettera il consiglio. Quando varchiamo la porta di casa Lola dorme e non si accorge della nostra uscita, al nostro ritorno la salutiamo freddamente e lei contraccambia alzando solo un poco il muso. Ci sorprende la precisione con cui fa i suoi bisogni sul pannolino, solo dopo la pappa non riusciamo ad intervenire perché finito l'ultimo boccone fa pipì appena vicino alla ciotola. L'uscita della sera è un'involuzione rispetto alle due precedenti forse perché è buio ed inizia a fare un po' freddo, altra cacca liquida in mezzo alla strada e il totale rifiuto a camminare. Quando Lola vede una persona che cammina verso di noi si blocca e non si muove fino a quando il soggetto si è avvicinato. In quel momento si lascia andare a feste incredibili verso lo sconosciuto/a che riconoscendo in lei un cucciolo quasi sempre contraccambia.

domenica 1 novembre 2015

La prima notte

Sistemiamo il kennel dove abbiamo deciso e ringraziamo mio fratello per l'aiuto nel montaggio. Il recinto ha una buona struttura e sembra ben solido ci preoccupa il fatto che se Lola tenterà di uscire sbattendoci con le zampe lo potrebbe spostare e far accartocciare, decidiamo così di assicurarlo con due cordini ai lati. Facciamo un nodo alla scala a sinistra e un altro sul lato opposto al cassettone posizionato sotto alla televisione. Ci rendiamo conto che sono quasi le dieci e non abbiamo ancora mangiato, prepariamo qualcosa da mettere sotto i denti. Osserviamo Lola in continuazione poi quando sembra a suo agio bella addormentata ci rilassiamo. Abbiamo disposto all'interno del kennel la ciotola con l'acqua, il vello, un pannolino assorbente per i bisogni, il panda e aggiungiamo un morbido elefantino lilla che fino al giorno prima era rimasto abbandonato su un divanetto della camera da letto. Saliamo anche noi in camera con le orecchie tese per sentire qualsiasi rumore possa emettere. Alle sei siamo già svegli, Lola ha sporcato il suo tappetino assorbente, siamo sorpresi e felici della sua educazione, si capisce che già in allevamento è stata istruita bene, iniziamo la nostra prima domenica insieme.

Con Vivi i primi dieci minuti nella nuova casa

 

sabato 31 ottobre 2015

Il giorno della consegna

Decido di lavorare solo al mattino e quando arrivo in ufficio sono particolarmente su di giri e lavoro distrattamente, alle 12.30 in punto partiamo. La giornata è ventosa ma non troppo fredda in cielo non c'è neanche una nuvola e durante il viaggio d'andata io e Vivi parliamo poco ci immaginiamo il momento in cui abbracceremo la nostra cagnolina e fantastichiamo sul futuro. Quando arriviamo nei pressi di Torino ci soffermiamo a guardare le montagne parzialmente innevate all'orizzonte e pensiamo alla prima vacanza che a fine dicembre faremo con Lola in Trentino dove pochi giorni prima abbiamo prenotato.
Ancora dobbiamo farla nostra e già pensiamo a come ricompensarla portandola in vacanza.
Irene ci accoglie dentro casa e ci spiega le prime cose che riguardano alimentazione, cure mediche, richiami dei vaccini, documenti. Paghiamo e ci viene consegnato un corposo kit di accompagnamento. In attesa di vedere il cucciolo abbiamo tra le mani un sacchetto blu con all'interno una prima dotazione di pappa. Le crocchette che ci vengono raccomandate sono della marca Forza10 la linea specifica è Puppy Condro Active, ci viene raccomandato di non cambiare linea per nessun motivo. In occasione di questa spiegazione ci viene ribadito il discorso delle anche nonostante un amante dei Labrador sappia bene che rappresenti il loro punto debole. Non si è certi del fatto che nonostante Lola abbia dei genitori sanissimi possa comunque essere interessata dalla displasia all'anca. Riceviamo qualche snack, ossi di bufalo e altri stick dedicati alla masticazione, una ciotola in ferro, il libretto sanitario del cane, i codici a barre per il microchip che è stato correttamente applicato, un guinzaglio color lilla che andrebbe bene per uno Yorkshire, il vello che conserva gli odori che Lola conosce, pare che riduca il trauma del distacco tra mamma e fratelli, completa il kit un peluche a forma di panda. Usciamo nel cortile e uno splendido cucciolo passeggia goffamente guardandosi intorno, si muove goffamente avanti e indietro verso il recinto dove ci sono gli altri cani e ci vuole giocare. Vivi si commuove, fa un video con il cellulare mentre io rimango ad osservare il nostro cane che ci guarda con sospetto. Ora potrà sembrare che sia pura fantasia leggere negli occhi di un cane quale sia il suo pensiero e il suo stato d'animo, probabilmente è proprio così ma io quella espressione non me la dimenticherò mai e sono certo di non essermi sbagliato. Mentre Lola ci guarda distaccata abbiamo probabilmente l'espressione di due ebeti che non hanno mai visto un cane in vita loro perché nel suo sguardo io vedo solo una cosa che la creatura si sta chiedendo: "chi cavolo sono questi due e cosa vogliono da me?". Nonostante non manchino i nostri complimenti Lola sembra altamente fregarsene di noi e da questa cosa capisco subito che probabilmente sarà un cane indipendente.


Come si è presentata Lola ai nostri occhi il 31.10.2015

Fatto l'ultimo ripasso con l'allevatrice circa il comportamento da tenere soprattutto in questo primo viaggio e successivamente i primissimi giorni in cui saremo a casa carichiamo il kennel in macchina salutiamo Irene che prende in braccio Lola e la bacia sulla bocca. Mi siedo alla guida, Vivi si accomoda di fianco a me con il cucciolo in braccio. Partiamo! Già dopo le prime curve Lola si agita, cerca di divincolarsi e respira nervosamente. Dopo qualche chilometro la situazione sembra migliorare grazie alle carezze di Vivi. Siamo andati a Gassino con la Jeep che ha il cambio automatico quindi ho una mano libera per carezzarla anche io. Quando siamo in autostrada, forse per la marcia sempre dritta Lola si calma e si addormenta. Non è un sonno profondo il suo, non si fida a lasciarsi andare, fuori è buio, incrociamo le luci di altre auto, dobbiamo aprire i finestrini per pagare il pedaggio e si sveglia, quando prendo una buca ci guarda con sospetto e ricomincia a respirare con affanno. Poi a pochi metri da casa decido di fermarmi al minimarket per prendere un paio di birre per brindare al suo arrivo, mio fratello e la sua compagna ci aspettano sotto casa per conoscerla ne prendo due anche per loro. Quando risalgo in auto Vivi mi dice che Lola ha scodinzolato appena sono tornato a bordo. Arriviamo a casa, finalmente la mettiamo a terra in cortile, abbiamo temuto che potesse fare la pipì in macchina e invece la prima soddisfazione è stata vederla liberarsi proprio dove deve farlo, all'esterno. La riempiamo di carezze e ci complimentiamo con lei, la prendo in braccio per fare le scale, siamo pronti a farle conoscere la sua nuova casa. 

venerdì 16 ottobre 2015

Dolcetto o scherzetto?

Dopo l'ultimo contatto telefonico con Irene abbiamo la data in cui potremo andare a prendere Lola! I cuccioli stanno bene, hanno superato l'ultima visita e a partire dal prossimo fine settimana potremo tornare a Gassino Torinese per la consegna. Siamo emozionati e vorremmo andare domenica ma guardando il calendario decidiamo di posticipare al fine settimana successivo. Vivi dovrà sottoporsi a un piccolo intervento previsto per il lunedì 2 novembre e sarà utile sfruttare la degenza per far ambientare la cucciola senza lasciarla da subito troppe ore da sola. La notte di Halloween sarà la prima di Lola con la sua nuova famiglia.

giovedì 15 ottobre 2015

Lola ha due mesi

Stasera abbiamo chiamato l'allevamento, Lola oggi ha compiuto due mesi e per come ricordiamo le tempistiche sarebbe consegnabile avendo terminato svezzamento e le vaccinazioni. Purtroppo Irene non ci ha comunicato una data certa, ci è stato detto che indicativamente dovranno passare ancora un paio di settimane e quando abbiamo appeso il telefono eravamo un po' tristi perché i giorni che ci separano da lei sembrano non passare più.

domenica 11 ottobre 2015

Il kennel per cani

Con il termine kennel veniva fino a qualche anno fa genericamente definito il trasportino utilizzato per far viaggiare in aereo i nostri amici a quattro zampe. Negli ultimi anni questo aggeggio si è evoluto ed oggi viene utilizzato per offrire al cane uno spazio delimitato dove sentirsi sicuro. E' ovvio che il primo pensiero guardando questa specie di gabbia è che il cane sia punito e sacrificato, in realtà come suggerisce bene questo scritto trovato in rete il kennel non serve a tenere il cane chiuso dentro ma il resto del mondo chiuso fuori. Irene ci ha convinto a seguire questa abitudine almeno per il primo anno, si impegnerà tra l'altro a fornirci lei un recinto che se vorremo, un domani, potremo riscattare oppure restituirle. In questi giorni stiamo pensando, non avendo capito bene che tipo di dimensioni potrà avere il kennel, a dove collocarlo. Abbiamo prima spostato i divani, poi il tavolo della sala, per qualche ora abbiamo pensato di piazzarlo in cucina ma tutte le ipotesi sono state gradualmente bocciate. Viviamo in una specie di open space quindi il cane non avrebbe una vera stanza tutta propria, ogni spazio potrebbe quindi andare bene ma arrivati a fare alcune prove pratiche non riusciamo a trovare una collocazione adatta. Dove abbiamo posizionato i divani per esempio, precisamente sotto di essi,  corrono i cavi della televisione, luce, telefono, decoder, parabola, praticamente una matassa elettrica a disposizione del cucciolo. Se per assurdo togliamo il pericolo di rosicchiamento che è un'utopia perché la tentazione di fare a pezzi questi cavi sarà incontenibile, ci troveremmo costretti a guardare la televisione in una posizione talmente scomoda da aver bisogno in fretta di un buon fisioterapista. Lo spazio che di solito utilizziamo per i pranzi con ospiti sarebbe perfetto ma è troppo vicino a due caloriferi e il recinto sarebbe sovrastato da un lampadario che pesa quasi quaranta chili. Non succede, ma se dovesse accadere meglio evitare che staccandosi dal soffitto crolli addosso alla piccola schiacciandola durante il sonno. La cucina potrebbe essere lo spazio ideale ma equivarrebbe a privare il cane della nostra vista quando siamo rilassati sui divani, in questo caso lei ci vedrebbe solo mentre mangiamo, sembra un po' troppo crudele collocarla in questa parte della casa. Dopo qualche riflessione individuiamo lo spazio adatto ai piedi della scala a chiocciola che porta alle camere superiori. Se da una parte è vero che potremo accedere alla cabina armadio solo passando dal bagno perché il posizionamento del kennel ostruisce una doppia porta, dall'altra si rivela l'unica posizione idonea per poter permettere alla cucciolo di osservarci quando è nella sua tana e a noi di sorvegliarla quando saremo stravaccati sui divani. Dall'alto poi riusciremmo ad avere la situazione sotto controllo nel caso in cui si renda necessario darle un'occhiata anche di notte.

lunedì 5 ottobre 2015

Un cane indipendente

"Cosa vi aspettate dal cane che desiderate? Vi piacerebbe un peluche da coccolare oppure cercate un cane da lavoro?" Nel nostro incontro con l'allevatrice questa domanda che ci è stata posta tra le tante ha suscitato una risposta istintiva da parte di Viviana: "vorremmo un cane indipendente". Questa sua esternazione mi ha un po' spiazzato. Irene ci ha spiegato quanto il Labrador rispetto ad altre razze sia un tipo di cane che desidera stare costantemente con il padrone addormentandosi appena può vicino a lui, se possibile sdraiandosi ai suoi piedi. Ci è stato detto esplicitamente che se pensiamo che un Labrador se ne stia per conto proprio interi pomeriggi in giardino a guardare il vuoto forse è meglio se cambiamo razza. L'allevatrice ci ha però tranquillizzato molto rispetto alla nostra preoccupazione circa la solitudine che il cucciolo dovrà affrontare. Al mattino la creatura dovrà stare tre ore da sola e al pomeriggio almeno quattro. Può essere questa una condizione di disagio insormontabile? Forse Viviana intendeva affrontare questo aspetto quando parlava di indipendenza? Sono confuso, un cane non è un gatto che può essere anche autosufficiente. Che vita potremo offrire al nostro amico? Un cane se abituato fin da piccolo alle abitudini del proprietario si adegua di conseguenza e sviluppa una sua autonomia. L'animale non è in grado di capire se, quando il padrone è uscito senza portarlo al suo fianco, l'assenza dura cinque minuti oppure quattro ore, il cane in questi casi si rassegna e dorme. Sarà veramente come ci ha detto? Le domande ci riempiono di pensieri ed in parte cerchiamo di rispondere leggendo un libricino che Irene ha scritto (Il manuale del cucciolo). Ci è stata regalata una copia e noi in tre giorni l'abbiamo letto almeno quattro volte a testa. Ci sono scritti tanti consigli utili e prevede alla fine dei capitoli uno spazio per note e appunti. Mi segno la parola "cane indipendente" non ho capito bene cosa significhi ma so che ogni sera quando mi addormento sogno che il cucciolo sia già con noi.

mercoledì 23 settembre 2015

Il bonifico

Il dado è tratto, dopo aver riflettuto un paio di giorni ho fatto quello che ha chiesto Irene. Questa mattina ho inviato una mail con un acconto di prenotazione per il cane, tra circa un mese Irene selezionerà per noi una femmina di Labrador Chocolate e ci dirà quando sarà pronta per consegnarcela.

lunedì 21 settembre 2015

Il primo viaggio in allevamento

Fin dalla sera precedente siamo emozionati a tal punto che pensiamo di trascorrere l'ultima sera in due. Torneremo vincitori da gassino Torinese con la nostra tanto desiderata creatura? La risposta è negativa, i cuccioli che vediamo quando arriviamo in allevamento sono tutti già assegnati e sono abbastanza grandi (3 mesi e mezzo, quattro) la nostra cucciolata ha poco più di un mese e riusciamo a vedere solo un paio di esemplari in braccio all'allevatrice e da lontano perché non sono ancora vaccinati.

Irene ci mostra uno dei cuccioli nati il 15.08.2015

Traspare un po' di delusione in noi mentre siamo intenti a guardare tanti bei cagnolini festanti,  pensare che ci sarà da aspettare ancora più di un mese prima di poterne ricevere uno ci fa un po' dispiacere ma questo disagio è compensato dalla certezza che questo sarà l'allevamento dove acquisteremo il nostro cane. Irene Teppa, l'allevatrice responsabile della struttura è una persona estremamente calma, è avvolta da una specie di mantello zen che la fa apparire ai nostri occhi come l'interlocutrice perfetta per tutti i nostri dubbi ed è capace in due parole di colmare la nostra inesperienza e farci sentire pronti. Al di là dell'impeccabile preparazione e conoscenza della razza ci convince il fatto che lei sceglierà il cucciolo per noi. Ci spiega infatti che in base alla nostra attitudine, esperienza, desiderio di avere un cane da compagnia, lavoro o bellezza lei selezionerà per noi il cane più adatto. All'inizio siamo spiazzati da questa procedura, noi ci eravamo già fatti le nostre idee infantili. Una di queste era proprio legata a come scegliere il cucciolo. "Come facciamo? Prendiamo il primo che ci viene incontro? Quello che sembra rispondere al nome Lola?" Queste sono le domande che ristagnano nella nostra testa ma Irene ci spiega che quando i cuccioli hanno due mesi di età vengono sottoposti a un test che ne evidenzia i tratti caratteriali. Dopo essere stati per due mesi sempre nello stesso ambiente con la mamma vengono fatti uscire e messi alla prova con nuovi oggetti e persone, si osserva il loro comportamento e quello che ne uscirà sarà una valutazione oggettiva del temperamento che il cane possiede già di suo. Tanto dipenderà dall'educazione che gli si darà ma ci invita a ragionare su alcuni esempi: "Chi vi assicura che il cucciolo che non vi viene incontro e sembra non interessato a voi stesse dormendo fino a pochi minuti prima della vostra visita? Magari lo scartate perché sembra il meno affettuoso o il meno vivace e in realtà è così perché si è appena svegliato. Fidatevi non c'è cosa peggiore che scegliere il cucciolo in base alla sensazione di un momento". Con queste parole di Irene in testa intraprendiamo il viaggio di ritorno. Fin dalle prime curve che ci conducono in autostrada fantastichiamo sul futuro che ci aspetta. Ancora non sappiamo quando e chi sarà ma ci sentiamo già i padroni di una splendida Labrador Chocolate.

lunedì 14 settembre 2015

La ricerca

I primi giorni dopo l'estate hanno le sembianze di quando sei innamorato per la prima volta. C'è un senso di totale abbandono fin dal risveglio e rispetto al tipico torpore misto a incazzatura ormai noto alla fine di un periodo di vacanza siamo felici e ci sentiamo un po' ebeti a guardare su internet decine di foto di cuccioli e cani adulti. Una mattina di settembre Vivi ha un ripensamento non sul cane ma sulla razza. Mentre facciamo colazione mi dice che preferirebbe un Golden Retriever.
Io sono inflessibile: femmina, Labrador, Chocolate. Dopo qualche giorno di confusione, convinta da una collega e scoraggiata dal pelo lungo del Golden, Vivi torna sui suoi passi e da nuovamente il suo benestare per il Labrador. Contattiamo tre allevamenti: Saint John in Brianza, Dukeland a Bergamo e L' allevamento della Lontra a Parma. Ci documentiamo dopo essere stati consigliati da possessori, ammaliati dalle immagini viste in rete e raccomandati da amici comuni. Con tutti e tre gli allevamenti prendiamo approfondite informazioni telefoniche. Vivi si consulta con un allevatore di Monza ma rispetto alle nostre buone sensazioni iniziali rimaniamo sorpresi da alcune esternazioni. Sembra che tra allevatori ci sia qualcosa che va oltre la sana competizione e questo contatto monzese ci mette in guardia sul fatto che il Labrador Chocolate sia di moda e l'allevatore metta in risalto la capacità di imprenditore. Improvvisamente ci accorgiamo che siamo in una giungla dove la missione sembra solo e unicamente quella di orientarsi tra persone che fanno business. Questo presunto esperto sta attento a non sbilanciarsi troppo ma senza mezze misure ci scoraggia sulla scelta di quale allevamento visitare, almeno nel nord Italia. Lo sconforto è amplificato dal fatto che le prime cucciolate saranno previste per il 2016 e non vogliamo aspettare così a lungo. Ci vengono consigliati allevamenti in centro Italia, uno a Latina e uno  a Viterbo ma non vogliamo andare così lontano. Il nostro ipotetico mentore telefonico ci apostrofa dicendo che se non siamo disposti a fare un po' di chilometri per scegliere il compagno che ci starà vicino per dieci/quindici anni allora siamo sulla strada sbagliata. Siamo in confusione totale e una mattina salta fuori anche l'ipotesi dell'affido. Seguono giorni dove siamo immersi nel caos, poi il pomeriggio del 13 settembre il mouse del computer si sofferma sull'allevamento Acque Lucenti. Fin dalle prime parole la persona che ci risponde sembra diversa dalle altre, non ostenta la sua esperienza, ci invita attivamente a visitare l'allevamento, ci stimola a sentire anche altri allevatori, non parla di cifre ma chiede soprattutto di conoscere noi. Si tratta di andare a Gassino Torinese poco più di un'ora di strada da casa nostra, è fattibile, decidiamo quindi di fissare un appuntamento per la domenica successiva.

lunedì 31 agosto 2015

La decisione

Decidere di avere un cane è stato un processo lungo e per certi versi anche sofferto. Quando vivevo con i miei genitori ho avuto il piacere di fare esperienza amando la compagnia di Bruce (1992-2002) un possente Rottweiler molto geloso della sua famiglia e della proprietà. Non è stata sempre una passeggiata vivere con un molosso di cinquanta chili.  Nel 2001 sono andato a convivere con Viviana e uno dei primi pensieri che hanno accompagnato l'inizio di  questa nuova vita è stato avere un cane tutto nostro. Questo era un pensiero solo mio e ricordo che fu quasi immediatamente offuscato dalla sofferenza per la malattia che dopo pochi mesi ci portò via Bruce.  Non appena siamo stati pronti ad assimilare la sua mancanza sono stato il primo a rendermi conto che avere un cane tutto mio sarebbe stata una battaglia persa con Viviana decisi così di insistere affinché i miei prendessero con loro un nuovo amico. Doveva essere una femmina ed invece è arrivato un maschietto che hanno deciso di chiamare George (2003-vivente) un Labrador beige molto coccolone che ha riconosciuto in mia mamma la sua guida. George mi ha fatto innamorare dei Labrador ed ha contribuito in maniera determinante a far tornare vivo il desiderio mai domo di avere un cane tutto mio. Viviana è sempre stata ostile a questo mio sogno, pur amando gli animali ed avendo avuto -quando abitava con i suoi genitori- due meticci di piccola taglia (Otto 1992-2014 e Pedro 1994-2011) mi ha spiegato tante volte che la mancanza di libertà che un animale da accudire comporta nella vita di tutti i giorni non l'avrebbe tollerata. Vivi è uno spirito libero adora viaggiare e devo rendere merito a questa sua rigidità durata ben quindici anni perché se ho potuto fare quasi mille concerti con le mie band, se ho visitato molte capitali europee, se insieme siamo stati un mese negli Stati Uniti, due settimane alle Maldive, in Egitto, più volte in Grecia anche a bordo di una barca, se lei ha potuto scoprire il Sud America, il Nepal e tante altre gite di piacere, insomma se sappiamo com'è fatto un minuscolo pezzo di mondo lo dobbiamo anche alla totale libertà permessa dall'assenza di affetti da accudire. Basta crederci nei sogni e prima o poi si realizzano, ho sentito dire queste parole anche dal meno ottimista degli amici così non ho mai smesso di sognare di avere un cane e periodicamente cercavo di rendere sempre più credibile la mia opera di convincimento nei confronti di mia moglie. Lo scorso anno in seguito ad alcuni problemi di salute di entrambi ho notato il primo segno di apertura e una leggera flessione nella posizione della mia consorte. "Non è possibile aspettare di essere anziani per avere un cane, sono già passati quindici anni da quando viviamo insieme ora è il momento di agire non perdiamo altro tempo..." partendo da questo ennesimo ritornello fino ad allora inefficace come un disco rotto ho intravisto la prima apertura, era la fine di aprile 2015. In agosto quando ormai la decisione era rimandata a dopo l'estate è stata una Labrador Chocolate a far strappare il si definitivo. Eravamo a cena sul lago di Como, precisamente a Pianello del Lario e mentre attendevamo che si liberasse il nostro tavolo una famiglia aveva con se un'agitatissima Labrador Chocolate. Era rimasta un po' piccola e inizialmente l'avevamo scambiata per un cucciolo, in realtà aveva tre anni e ci ricoprì di feste. Per tutta la cena ci girammo a guardarla e senza dirci nulla di esplicito entrambi ci rendemmo conto che ben presto saremmo diventati tre.     

sabato 15 agosto 2015

E' Nata

Lola nasce oggi a Gassino Torinese nell'allevamento Acque Lucenti di Irene Teppa. I suoi genitori si chiamano Voice of Bob Dylan e Whiskey Jura, tra gli antenati spiccano tanti nomi buffi, uno di quelli che mi è rimasto impresso è quello della nonna Perallegria. Tutta la cucciolata deve avere per genealogia l'iniziale del nome con la lettera C, l'allevatrice sceglie di chiamare tutti i nove esemplari "Capo Indiano" seguiti da un nome breve preferibilmente di quattro lettere, a Lola tocca l'appellativo "Yuki".